Il Segretario Generale dell’IVASS, Stefano De Polis, è intervenuto al convegno “Il primo quinquennio di operatività dell’ACF”, organizzato dall’Università di Roma “La Sapienza” con una relazione dal titolo “Per un rinnovato ruolo delle ADR nei mercati finanziari”.
In particolare, De Polis, dopo una panoramica sul ruolo ricoperto da ABF e ACF si è concentrato sull’attività che andrà a svolgere l’Arbitro Assicurativo (AAS).
Quanto ai soggetti che possono rivolgersi all’AAS, la nozione di clientela include una platea più ampia rispetto alla nozione tradizionale di consumatore: possono, infatti, presentare il ricorso non solo il contraente e l’assicurato, ma anche il danneggiato nei casi in cui l’ordinamento gli riconosce azione diretta nei confronti dell’impresa (es. r.c. auto).
Sulla tipologia di controversie conoscibili dall’Arbitro Assicurativo, De Polis sottolinea che andrà perimetrata tenendo nella giusta considerazione da un lato, le caratteristiche delle prestazioni e dei contratti assicurativi e, dall’altro, la natura documentale del procedimento arbitrale: la necessità di una cognizione “sommaria” dettata da esigenze di celerità e speditezza del procedimento – tipica degli ADR – non permette loro di svolgere accertamenti istruttori autonomi (quali ad esempio perizie tecniche d’ufficio o assunzione di testimonianze).
Inoltre, continua De Polis, è necessario individuare correttamente il riparto di competenze con l’ACF sulle controversie riguardanti la distribuzione dei prodotti di investimento assicurativo, i cd. IBIPs (Insurance Based Investment Products), polizze di investimento appartenenti ai rami vita I, III e V, incluse le polizze c.d. multiramo o miste, prodotti collocati in larga parte dal canale “bancario-postale” ma anche da intermediari assicurativi “tradizionali” (agenti, broker, imprese di assicurazione).