Con un comunicato apparso sul proprio sito internet, la Federazione Italiana delle Banche di Credito Cooperativo (Federcasse) definisce “iniqua e penalizzante” l’ultima manovra economica, questo nella parte in cui aumenta la base imponibile di tassazione delle imprese cooperative.
La misura, ribadisce Federcasse, aumenta il prelievo impositivo ai fini IRES in aggiunta all’aggravio IRAP definito con la manovra di luglio, penalizzando pesantemente, per la seconda volta nell’arco di poche settimane, le oltre 400 Banche di Credito Cooperativo e Casse Rurali italiane.
Federcasse ricorda come tale provvedimento priva le BCC di una fonte di capitalizzazione importante, proprio in un momento in cui – nell’esigenza di rispettare le nuove regole di Basilea – tutte le banche ne avrebbero maggiormente bisogno, questo anche in ragione dell’impossibilità per le BCC di ricorrere al mercato per il proprio rafforzamento patrimoniale. Per questo motivo, secondo Federcasse, al particolare regime fiscale delle BCC non può attribuirsi una funzione ripristinatoria della parità concorrenziale, essendo peraltro il patrimonio – per tutta la durata della società – indivisibile ed indisponibile ai soci.