Con le conclusioni presentate il 4 ottobre nella Causa C‑493/17, l’avvocato generale Melchior Wathelet ha proposto alla Corte di giustizia dell’Unione europea di rispondere al Bundesverfassungsgericht che l’esame della decisione della Banca centrale europea (BCE) del 4 marzo 2015, che ha istituito un programma di acquisto di titoli di Stato sui mercati secondari (public sector asset purchase programme – PSPP), non ha rivelato alcun elemento idoneo a inficiare la sua validità.
Come noto, il PSPP è uno dei quattro sottoprogrammi del programma ampliato di acquisto di attività (Expanded Asset Purchase Programme – APP), annunciato dalla BCE nel gennaio 2015 e generalmente denominato «allentamento quantitativo» («quantitative easing»). Gli altri tre sottoprogrammi dell’APP, rispetto ai quali il PSPP è accessorio, riguardano l’acquisto di titoli privati.