L’Avvocato generale della Corte di Giustizia UE, Juliane Kokott, ha presentato le proprie conclusioni nella Causa C‑405/18, in cui la Corte è chiamata a pronunciarsi sull’interpretazione della libertà di stabilimento ai sensi dell’articolo 49 in combinato disposto con l’articolo 54 TFUE.
In particolare, si pone la questione se la libertà di stabilimento consenta ad un soggetto passivo, in occasione del trasferimento della sede della direzione, di far valere nello Stato di destinazione la perdita fiscale subita negli anni precedenti in un altro Stato membro.
Di seguito le conclusioni:
- il mero trasferimento della sede della direzione di una società da uno Stato membro ad un altro Stato membro rientra nell’ambito di applicazione della libertà di stabilimento ai sensi dell’articolo 49 TFUE.
- l’esclusione di una compensazione delle perdite su più periodi nell’ambito di un trasferimento transfrontaliero della sede costituisce certamente una restrizione della libertà di stabilimento. Essa è tuttavia giustificata dalla salvaguardia dell’equilibrata ripartizione dei poteri impositivi tra gli Stati membri.