Il Governatore della Banca d’Italia, Ignazio Visco, è intervenuto in audizione avanti la VI Commissione (Finanze) della Camera dei Deputati in merito al ruolo, alle funzioni e all’attività svolte dall’Autorità.
Politica monetaria della Banca d’Italia
In particolare, la Banca d’Italia partecipa alle decisioni di politica monetaria dell’Eurosistema, che sono prese dal Consiglio direttivo della Banca centrale europea, di cui il Governatore è un membro. L’obiettivo principale della politica monetaria è la stabilità dei prezzi, che viene concretizzata nel raggiungimento di un tasso di inflazione del 2% nel medio termine.
La politica monetaria decisa dal Consiglio direttivo della BCE viene poi attuata dalle banche centrali nazionali dell’Eurosistema, tra cui la Banca d’Italia, che gestisce le operazioni di rifinanziamento degli intermediari bancari, la gestione delle garanzie connesse e gli acquisti di titoli nell’ambito dei vari programmi. La Banca d’Italia ha un’autonomia tecnica e operativa nell’ambito di criteri comuni e lavora in collaborazione con altri Comitati, gruppi di lavoro e unità operative.
Oltre a queste attività, la Banca d’Italia è anche responsabile della stampa e della gestione della circolazione delle banconote in euro, che viene svolta congiuntamente con le altre banche centrali nazionali dell’Eurosistema, in linea con principi e regole comuni.
La vigilanza su sistemi e servizi di pagamento
Banca d’Italia è impegnata nella realizzazione e gestione delle infrastrutture di pagamento all’ingrosso e al dettaglio, nonché delle infrastrutture di regolamento delle transazioni in titoli. Insieme ad altre banche centrali nazionali, la Banca d’Italia svolge un ruolo importante nell’offerta di servizi di pagamento in Europa e si impegna a introdurre miglioramenti significativi nel sistema dei pagamenti cross-border attraverso le attività internazionali.
Durante la sua audizione, il Governatore della Banca d’Italia ha anche illustrato l’importanza dei sistemi di pagamento all’ingrosso e al dettaglio, che gestiscono rispettivamente transazioni di grande e piccolo importo. Questi sistemi sono utilizzati dalle istituzioni finanziarie, dalle persone, dalle imprese e dalla pubblica amministrazione per effettuare pagamenti e regolare lo scambio degli strumenti finanziari. Tuttavia, il panorama finanziario sta subendo un cambiamento radicale grazie all’avvento delle nuove tecnologie. In quest’ottica, molte banche centrali stanno considerando la fattibilità di una valuta digitale, che potrebbe rappresentare un’alternativa sicura ed efficiente al contante. Anche l’Eurosistema ha avviato un progetto per la creazione dell’euro digitale.
La Banca d’Italia svolge un ruolo di autorità di supervisione sui mercati finanziari e di sorveglianza sul sistema dei pagamenti in Italia. Ciò implica il monitoraggio delle infrastrutture del sistema finanziario italiano, come Monte Titoli e Cassa di compensazione e garanzia, nonché dei mercati e dei sistemi, servizi e strumenti di pagamento. La Banca d’Italia si concentra sulla promozione dell’efficienza e della sicurezza dei servizi di pagamento offerti alla clientela, nonché sulla riduzione delle frodi nell’utilizzo degli strumenti di pagamento per favorire il ricorso a soluzioni digitali e aumentare la fiducia nell’utilizzo dei servizi finanziari.
Inoltre, la Banca d’Italia promuove l’innovazione tecnologica attraverso le infrastrutture di regolamento che gestisce direttamente e collaborando con fornitori di servizi finanziari, di pagamento e tecnologici in specifiche sedi di collaborazione come il Comitato Pagamenti Italia (CPI). Ci sono anche i “facilitatori di innovazione” come il Canale FinTech, il centro di innovazione Milano Hub e la sandbox regolamentare. In questo modo, la Banca d’Italia si impegna a rimanere al passo con le innovazioni tecnologiche nel settore finanziario e a favorire la diffusione di soluzioni digitali sicure ed efficienti per i pagamenti.
I soggetti vigilati da Banca d’Italia
La Banca d’Italia ha il compito di esercitare la vigilanza sui soggetti vigilati, come banche e intermediari finanziari, al fine di salvaguardare la sana e prudente gestione degli stessi e la stabilità complessiva del sistema finanziario. Questi obiettivi sono definiti dal Testo Unico Bancario (TUB) e dalla normativa europea del Meccanismo di Vigilanza Unico (Single Supervisory Mechanism, SSM). La Banca d’Italia, come parte del processo decisionale del Supervisory Board dell’SSM, esercita i poteri di vigilanza sui soggetti vigilati, utilizzando modalità che variano a seconda dell’attività e dei rischi assunti dagli intermediari. La vigilanza viene esercitata sia a distanza, tramite la costante monitoraggio della situazione dei soggetti vigilati, sia attraverso ispezioni presso gli intermediari bancari e finanziari. La vigilanza si concentra sul contenimento del rischio, la stabilità patrimoniale e la sana e prudente gestione degli intermediari, e utilizza poteri analoghi a quelli previsti per le banche. Inoltre, l’Istituto acquisisce costantemente aggiornamenti e approfondimenti critici attraverso incontri con i rappresentanti aziendali.
Crisi degli intermediari
Tuttavia, la vigilanza non può eliminare completamente il rischio di crisi di un intermediario, e in tali situazioni intervengono le autorità di risoluzione, come il Meccanismo di sorveglianza unico (SRM) per le crisi delle banche significative, composto dalle Autorità nazionali e dal Comitato di risoluzione unico (SRB), nel quale la Banca d’Italia siede in qualità di Autorità nazionale di risoluzione. Per gestire le crisi delle banche meno significative operanti in Italia e degli intermediari non bancari soggetti alla sua supervisione, la Banca d’Italia ha costituito l’Unità di risoluzione e gestione delle crisi.
Oltre all’attività di vigilanza e di risoluzione delle crisi, la Banca d’Italia svolge un’attività complementare per la tutela dei clienti del sistema finanziario, con controlli a distanza e ispezioni al fine di promuovere relazioni corrette e trasparenti tra intermediari e clienti.
Compiti antiriciclaggio
La Banca d’Italia è anche responsabile della verifica del rispetto delle norme in materia di contrasto al riciclaggio e al finanziamento del terrorismo da parte degli intermediari, attraverso controlli documentali e ispettivi. Per rendere più efficace tale azione, è stata costituita l’Unità di Supervisione e normativa antiriciclaggio, che ha il compito di verificare il rispetto degli obblighi antiriciclaggio da parte degli intermediari bancari e finanziari, esercitando i poteri normativi, di controllo e sanzionatori che spettano alla Banca d’Italia.
La nuova Struttura si affianca all’Unità di informazione finanziaria (UIF), alla quale la normativa nazionale assegna la ricezione e l’analisi finanziaria delle segnalazioni riguardanti ipotesi di riciclaggio e di finanziamento del terrorismo provenienti dai soggetti obbligati alla collaborazione, in vista della trasmissione agli organi competenti per l’eventuale seguito investigativo e giudiziario.