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Banca d’Italia sul ruolo cruciale della crittografia nel settore finanziario

27 Settembre 2024
Di cosa si parla in questo articolo

Banca d’Italia ha pubblicato l’intervento di Alessandra Perrazzelli, Vice Direttrice Generale della Banca d’Italia, al CIFRIS24 – National Conference on Cryptography, sul ruolo cruciale della crittografia nell’evoluzione digitale.

Banca d’Italia riconosce l’importanza della crittografia non solo come strumento di protezione delle informazioni sensibili, ma anche come fattore abilitante per lo sviluppo economico e tecnologico.

Le applicazioni crittografiche stanno trasformando i sistemi di pagamento e l’intero settore finanziario, con particolare attenzione alle cripto-attività e alla sicurezza delle transazioni digitali.

Il discorso ha messo in evidenza l’importanza di trovare un equilibrio tra l’innovazione tecnologica e la stabilità dei sistemi finanziari. L’evoluzione della crittografia richiede una regolamentazione dinamica, poiché le tecnologie, come le distributed ledger technologies e le cripto-attività, aumentano la competitività del mercato finanziario, ma introducono nuovi rischi. La crittografia consente di garantire la sicurezza di queste nuove applicazioni, ma le autorità devono restare vigili per evitare vulnerabilità.

Un tema centrale è stato il passaggio alla Post-Quantum Cryptography. La vice direttrice ha sottolineato che, sebbene i computer quantistici non siano ancora una minaccia immediata, la loro futura capacità di violare gli attuali algoritmi crittografici richiede una transizione rapida verso nuove tecnologie in grado di resistere a queste sfide. La Banca d’Italia è consapevole delle minacce emergenti come il “Harvest now, decrypt later,” e per questo promuove l’adozione di algoritmi post-quantum come quelli recentemente approvati dal NIST.

La seconda parte del discorso ha riguardato l’uso di Privacy-Enhancing Technologies (PETs), strumenti essenziali per proteggere la privacy dei dati condivisi tra istituzioni e organizzazioni: queste tecnologie, come la crittografia omomorfica e la secure multi-party computation, permettono di effettuare calcoli su dati cifrati senza doverli decifrare, aumentando così la sicurezza; Banca d’Italia considera queste soluzioni essenziali per proteggere la privacy degli utenti senza ostacolare l’innovazione.

Infine, la vice direttrice ha ribadito l’importanza di una stretta collaborazione tra istituzioni finanziarie e il mondo accademico, poiché la crittografia è una risorsa strategica non solo per il settore finanziario, ma per l’intera società.

La cooperazione tra matematici, ingegneri e giuristi è fondamentale per creare soluzioni innovative e sicure, promuovendo al contempo lo sviluppo della ricerca e dell’innovazione tecnologica.

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