Le sanzioni irrogate dalla Banca d’Italia agli amministratori di un istituto di credito in ragione delle rilevate carenze nell’organizzazione e nei controlli interni, nonché nell’erogazione, gestione e controllo del credito, non posso essere in alcun modo condizionate né dalle dimensione della istituto considerato, né dall’assenza di una stabile retribuzione, oltre che di una specifica professionalità, in capo agli stessi amministratori. Tali circostanze, infatti, non determinano una limitazione ai doveri di diligenza, di accortezza e prudenza insiti in quel tipo di attività esercitata, né al rispetto della normativa di vigilanza bancaria, da osservarsi rigorosamente in relazione sia alle specifiche responsabilità connesse con la funzione che l’amministratore si è assunto volontariamente, che alle peculiarità dell’attività di gestione del credito, dalla quale scaturiscono imprescindibili esigenze di vigilanza sulle procedure operative e di controllo del rischio, quale che sia la dimensione della banca.
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