Con Raccomandazione del 16 dicembre 2020 (ECB/2020/62), la Banca d’Italia ha invitato le banche italiane meno significative, fino al 30 settembre 2021:
- ad astenersi dal riconoscere o pagare dividendi o limitarne l’importo a non più del 15% degli utili cumulati del 2019-20 o di 20 punti base del coefficiente di CET1 (in ogni caso il minore dei due)
- ad astenersi dal riconoscere o pagare dividendi provvisori a valere sui profitti del 2021;
- ad esercitare un’estrema prudenza nel riconoscimento della remunerazione variabile.
Inoltre, evidenzia Banca d’Italia, le banche che intendano pagare dividendi dovranno verificare preventivamente in modo critico la propria solidità patrimoniale e la relativa capacità di autofinanziamento, attuali e prospettiche, tenendo conto degli impatti della pandemia sulla qualità degli attivi e sul conto economico, e contattare la Vigilanza per valutare se il livello di distribuzione previsto sia considerato prudente. Gli stessi limiti, vincoli e procedure si applicano al riacquisto di azioni proprie allo scopo di remunerare gli azionisti. Un approccio estremamente prudente fino al 30 settembre 2021 dovrà essere adottato dalle banche destinatarie di questa raccomandazione anche con riferimento alle remunerazioni variabili.
Tale raccomandazione si è resa necessaria alla luce dell’attuale contesto economico e considerato che l’impatto della pandemia sui bilanci degli intermediari non si è ancora manifestato appieno, anche grazie alle massicce misure di sostegno pubblico.