ANAC ha reso noti i dati relativi alle richieste di risarcimento presentate al Collegio arbitrale dai possessori di strumenti finanziari subordinati emessi dagli istituti di credito in liquidazione.
A fronte di 1695 istanze, il totale delle somme per le quali è stato chiesto il ristoro è pari a 79,4 milioni di euro (si va da un minimo di 516 euro a un massimo di 1.960.409,61 euro). Il numero maggiore di istanze è giunto da risparmiatori di Banca Etruria (840), per un petitum complessivo pari a 29,9 milioni (da 955,89 a 553.000 euro, per una media di 276.977,94 euro). A seguire, gli obbligazionisti di CariFerrara (382), le cui somme richieste ammontano a 7,1 milioni (da 516 a 300.000 euro, per una media di 150.258 euro). Sono invece 350 le istanze pervenute da risparmiatori di Banca Marche, per un totale di 35,5 milioni (da 2.500 a 1.960.409,61 euro, in media 981.454,80 euro) e 115 quelle relative a CariChieti, per una richiesta complessiva di poco inferiore a 6 milioni (da 2.500 a 960 mila euro, in media 481.250 euro). All’Autorità sono giunte richieste di ristoro anche da altri titolari di obbligazioni, in numero di sei, più altre due ritenute inclassificabili in quanto illeggibili.
Alla luce del rilevante numero di istanze pervenute, l’ANAC ha formalizzato la costituzione di un secondo Collegio, stabilendo altresì i criteri di assegnazione degli affari ai due Collegi, che inizieranno ad esaminare la documentazione pervenuta in vista della prima udienza, fissata per martedì 19 dicembre.