Il Consiglio dei ministri riunitosi ieri, 24 novembre 2016, ha approvato il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri sulla disciplina di funzionamento del collegio arbitrale che dovrà decidere in merito all’erogazione delle prestazioni (a carico del fondo di solidarietà istituito dal comma 855 della legge di stabilità 2016) in favore degli investitori che, alla data del 23 novembre 2015, detenevano strumenti finanziari subordinati nelle banche in liquidazione (banca delle Marche; banca popolare dell’Etruria e del Lazio; cassa di risparmio di Ferrara; cassa di risparmio Chieti).
Come si legge nel comunicato stampa del Governo, qui ripreso testualmente, si tratta della modalità alternativa a quella dell’indennizzo forfettario che già consente l’accesso al fondo di solidarietà con erogazione diretta di indennizzo agli investitori. In pratica, coloro che non abbiano aderito a tale rimedio “semplificato”, potranno rivolgersi al menzionato collegio arbitrale per ottenere il riconoscimento delle proprie spettanze.
Il collegio arbitrale, nominato con DPCM, è costituito da un presidente, che si è ritenuto di individuare nella persona del presidente dell’Autorità nazionale anticorruzione o di un suo delegato, e da due componenti scelti rispettivamente dal Presidente del Consiglio dei ministri e dal Ministro dell’economia e delle finanze tra persone di comprovata imparzialità e professionalità.
Con separato regolamento del Ministro dell’economia e delle finanze, il cui iter è già stato avviato, è disciplinata la procedura dell’arbitrato.
Entrambi i provvedimenti vanno ora sottoposti al parere del Consiglio di Stato e il DPCM successivamente anche alle Camere.