Con Comunicato Stampa del 16 dicembre 2021, la BCE ha comunicato le proprie decisioni in materia di politica monetaria per il 2022.
In particolare, il Consiglio direttivo della BCE ritiene che i progressi compiuti nella ripresa economica e verso il suo obiettivo di inflazione a medio termine consentano una riduzione graduale del ritmo degli acquisti di attività nei prossimi trimestri.
Tuttavia, è ancora necessario l’accomodamento monetario affinché l’inflazione si stabilizzi sull’obiettivo del 2% nel medio periodo. Alla luce dell’attuale incertezza, il Consiglio direttivo deve mantenere flessibilità e restare aperto a tutte le opzioni nella conduzione della politica monetaria.
Nel primo trimestre del 2022, il Consiglio direttivo prevede di condurre gli acquisti netti di attività nell’ambito del PEPP (pandemic emergency purchase programme) a un ritmo inferiore rispetto al trimestre precedente. Esso interromperà gli acquisti netti di attività del PEPP alla fine di marzo 2022.
In linea con una riduzione graduale degli acquisti di attività, affinché l’intonazione della politica monetaria rimanga coerente con lo stabilizzarsi dell’inflazione sull’obiettivo di medio termine, il Consiglio direttivo ha stabilito un ritmo mensile degli acquisti netti nel quadro del PAA di 40 miliardi di euro nel secondo trimestre e di 30 miliardi nel terzo trimestre.
A sostegno dell’obiettivo di inflazione simmetrico del 2% e in linea con la sua strategia di politica monetaria, il Consiglio direttivo si attende che i tassi di interesse di riferimento della BCE si mantengano su livelli pari o inferiori a quelli attuali finché non vedrà l’inflazione raggiungere il 2% ben prima della fine del suo orizzonte di proiezione e in maniera durevole per il resto dell’orizzonte di proiezione, e finché non riterrà che i progressi conseguiti dall’inflazione di fondo siano sufficientemente avanzati da essere coerenti con lo stabilizzarsi dell’inflazione sul 2% nel medio periodo.
Il Consiglio direttivo continuerà a seguire le condizioni di finanziamento delle banche e ad assicurare che la scadenza delle operazioni mirate di rifinanziamento a più lungo termine della terza serie (OMRLT-III) non ostacoli l’ordinata trasmissione della politica monetaria. Inoltre, il Consiglio direttivo riesaminerà regolarmente come le operazioni mirate di rifinanziamento contribuiscono all’intonazione della politica monetaria.