Il Consiglio dell’Unione europa ha adottato oggi delle modifiche al Regolamento (UE) 2016/1011 sugli indici usati come indici di riferimento negli strumenti finanziari e nei contratti finanziari o per misurare la performance di fondi di investimento (Benchmark Regulation).
Le modifiche sono state apportate nel contesto della prevista eliminazione graduale del tasso interbancario di offerta sulla piazza di Londra (LIBOR) entro la fine del 2021. Obiettivo delle nuove norme è ridurre l’incertezza giuridica ed evitare rischi per la stabilità finanziaria garantendo che un tasso sostitutivo legale possa essere introdotto prima che si cessi di utilizzare un indice di riferimento di importanza sistemica.
Il nuovo quadro normativo conferirà alla Commissione il potere di sostituire i cosiddetti “indici di riferimento critici”, che potrebbero incidere sulla stabilità dei mercati finanziari nell’UE, e altri indici di riferimento pertinenti, la cui cessazione comporterebbe perturbazioni significative nel funzionamento dei mercati finanziari dell’Unione.
La Commissione sarà anche in grado di sostituire indici di riferimento di paesi terzi se la loro cessazione comporta perturbazioni significative del funzionamento dei mercati finanziari o un rischio sistemico per il sistema finanziario dell’UE.
Si evidenzia come i soggetti sottoposti a vigilanza UE potranno utilizzare gli indici di riferimento dei paesi terzi fino alla fine del 2023, salvo proroga della Commissione.