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Bilanci bancari: la Guida Banca d’Italia

7 Marzo 2023
Di cosa si parla in questo articolo

Banca d’Italia ha pubblicato una guida divulgativa per spiegare le principali caratteristiche delle statistiche sui bilanci bancari disponibili per il pubblico.

Gli intermediari creditizi e finanziari forniscono una vasta gamma di informazioni alla Banca d’Italia, che le elabora in forma aggregata e le pubblica attraverso la Base Dati Statistica (BDS) online. Tuttavia, alcune informazioni sono disponibili solo attraverso indicatori sintetici pubblicati nelle pubblicazioni economiche della Banca.

La BDS online consente all’utente di accedere alle informazioni aggregate sui bilanci delle singole banche basate sulle segnalazioni statistiche (bilanci individuali). Tuttavia, questi dati non consentono di replicare specifici indicatori riportati nelle pubblicazioni periodiche, basati sui dati di bilancio individuali o consolidati raccolti per finalità di vigilanza. La guida fornisce indicazioni utili per sfruttare al meglio il potenziale informativo della BDS e per leggere in modo più consapevole le analisi pubblicate.

Le segnalazioni di vigilanza degli intermediari creditizi e finanziari costituiscono una fonte rilevante di dati su cui la Banca d’Italia si basa per elaborare statistiche e analisi economiche. L’acquisizione dei dati di bilancio individuali e consolidati ha come finalità la vigilanza prudenziale e la creazione di statistiche.

I bilanci bancari (individuali e consolidati)

Le banche e le società finanziarie che operano in Italia sono obbligate a redigere il bilancio di impresa (individuale) e, se sono a capo di un gruppo bancario, quello consolidato. Per assicurare la coerenza e agevolare i confronti per finalità statistiche e di vigilanza, la Banca d’Italia stabilisce gli schemi comuni per la redazione dei bilanci bancari e definisce l’insieme dei soggetti destinatari delle disposizioni, come indicato nella circolare 262/2005.

Il bilancio di impresa individuale comprende lo stato patrimoniale, il conto economico, il prospetto della redditività complessiva, il prospetto delle variazioni del patrimonio netto, il rendiconto finanziario, la nota integrativa e le relative informazioni comparative.

Il bilancio consolidato rappresenta la situazione patrimoniale, finanziaria e il risultato economico di un gruppo di imprese considerate come un’unica entità. Gli intermediari finanziari sono tenuti a redigere il bilancio consolidato in conformità ai principi contabili internazionali e alle disposizioni contenute nella circolare 262/2005 della Banca d’Italia, quando si verificano i presupposti definiti dal D.lgs. 136/2015. In caso di appartenenza a un gruppo bancario o finanziario che può essere considerato come un’unica entità economica composta da più soggetti giuridici, gli intermediari finanziari sono tenuti a redigere il bilancio a livello consolidato.

La rappresentazione contabile consolidata consente di compensare le carenze informative relative a fenomeni non direttamente desumibili dai dati dei singoli intermediari appartenenti a un gruppo e di valutare i bilanci delle società che detengono importanti partecipazioni di maggioranza in intermediari finanziari. Il bilancio consolidato restituisce una visione globale delle consistenze patrimoniali e finanziarie del gruppo e delle relative variazioni, eliminando gli utili e le perdite, le attività e le passività che si riferiscono a operazioni effettuate tra componenti dello stesso gruppo anziché nei confronti di terzi.

Le segnalazioni alla Banca d’Italia

La Banca d’Italia richiede agli intermediari finanziari di inviare flussi informativi, utilizzando schemi segnaletici diversi, in base alle specifiche finalità di utilizzo dei dati dei bilanci bancari. Questi schemi si distinguono in segnalazioni di dati necessari allo svolgimento dei compiti di politica monetaria, di sorveglianza sul sistema dei pagamenti e altro, e segnalazioni con finalità di vigilanza.

Le differenze principali tra i due schemi riguardano la periodicità dell’invio delle informazioni, gli intermediari coinvolti, il livello di consolidamento dei dati trasmessi, la copertura geografica e la classificazione delle controparti. In particolare, le specificità dei due schemi riflettono la duplice finalità della produzione dei dati, ossia contribuire alle valutazioni di politica monetaria e tutelare la stabilità del sistema bancario e finanziario.

Le segnalazioni connesse con queste finalità sono tra gli impegni che derivano dalla partecipazione dell’Italia all’Eurosistema e al Meccanismo di vigilanza unico (SSM). In questo modo, la Banca d’Italia ha l’opportunità di valutare e monitorare le attività degli intermediari finanziari, sia dal punto di vista della politica monetaria che da quello della vigilanza prudenziale, al fine di garantire la stabilità del sistema finanziario e la tutela degli investitori e dei risparmiatori. La trasparenza e l’accuratezza dei dati segnalati rappresentano dunque uno strumento fondamentale per l’attività di vigilanza della Banca d’Italia.

I dati di bilancio per finalità statistiche e di vigilanza

La Banca d’Italia raccoglie dati sui bilanci bancari dai singoli intermediari finanziari a fini statistici e di vigilanza. Le statistiche sui bilanci bancari sono raccolte mensilmente e armonizzate secondo criteri comuni stabiliti nell’ambito dell’Eurosistema. Questi dati aggregati sono diffusi attraverso il fascicolo mensile Banche e moneta e sono utilizzati per condurre analisi economiche su fenomeni quali l’evoluzione dei prestiti a famiglie e imprese, l’andamento della raccolta bancaria e le analisi settoriali e territoriali del mercato del credito. Inoltre, questi dati sono trasmessi mensilmente dalla Banca d’Italia alla Banca centrale europea per essere utilizzati nell’analisi a supporto delle decisioni di politica monetaria.

I dati di bilancio per finalità di vigilanza sono raccolti dalle banche e dagli altri intermediari finanziari sottoposti a vigilanza. Questi dati vengono forniti sia a livello individuale sia, nel caso siano a capo di gruppi bancari o finanziari, a livello consolidato secondo gli schemi segnaletici contabili e prudenziali.

Le segnalazioni con finalità di vigilanza sono utilizzate per verificare il rispetto delle disposizioni di vigilanza prudenziale, analizzare l’evoluzione della gestione degli intermediari e valutare la stabilità del sistema bancario nel suo complesso.

La Banca d’Italia raccoglie queste segnalazioni secondo lo schema europeo, elaborato dall’EBA, che stabilisce un approccio comune alla raccolta dei dati provenienti dal settore bancario europeo. La comparabilità dei dati raccolti secondo lo schema dell’EBA permette di individuare tendenze relative al singolo intermediario, nel confronto tra pari e con l’intero settore bancario. I dati per finalità di vigilanza prudenziale hanno una frequenza trimestrale, semestrale o annuale e per alcune voci segnaletiche seguono criteri di valutazione differenti.

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