Con parere del 07 aprile 2011 pubblicato nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea di oggi, 25 maggio 2011, la Banca Centrale Europea (BCE) si è espressa in ordine alla proposta di regolamento che fissa i requisiti tecnici per i bonifici e gli addebiti diretti in euro.
Richiesta del proprio del proprio parere il 28 gennaio 2011 da parte del Consiglio dell’Unione europea, la BCE si è espressa favorevolmente circa la proposta della Commissione europea di stabilire dei termini per la migrazione verso i bonifici dell’Area unica dei pagamenti in euro (SEPA) e gli addebiti diretti della SEPA, per mezzo di un regolamento dell’Unione.
Come ricordato nel parere, infatti, la BCE e l’Eurosistema hanno ripetutamente richiamato l’attenzione circa la necessità di fissare alcuni termini, ambiziosi ma realistici, per la migrazione verso i bonifici e gli addebiti diretti della SEPA, al fine di approfittare di tutti i benefici della SEPA stessa.
Sebbene i potenziali benefici del progetto SEPA siano notevoli, sostiene la BCE, l’approccio attuale, che la concepisce come un progetto trainato principalmente dal mercato, non può essere considerato pienamente soddisfacente.
L’incertezza che domina attualmente sui mercati a causa del clima economico generalmente difficile, gli svantaggi ai quali vanno incontro le imprese che si lanciano per prime in un’attività di rete, nonché la duplicazione dei costi a causa dell’utilizzo contestuale dei sistemi di pagamento SEPA e di quelli tradizionali sono per la Banca Centrale Europea le ragioni che hanno indotto numerosi operatori del mercato, soprattutto sul versante dell’offerta, a chiedere la fissazione di un termine per la migrazione verso la SEPA, attraverso l’adozione di un atto normativo a livello dell’Unione.
Pertanto, secondo la BCE, affinché la migrazione verso la SEPA avvenga con successo, si considera necessario un atto dell’Unione di portata generale, vincolante in tutti i suoi elementi e direttamente applicabile in ciascuno degli Stati membri, diversamente, il progetto andrebbe incontro al serio rischio di fallimento.
La BCE ha altresì evidenziato la necessità di un indirizzo chiaro in merito alla commissione interbancaria per gli addebiti diretti, regolata dagli articoli 6 e 7 del regolamento (CE) n. 924/2009, i quali cesseranno di avere vigore a decorrere dal 1 novembre 2012.
Al fine di evitare che un vuoto legislativo pregiudichi la migrazione verso gli addebiti diretti SEPA, è importante stabilire una soluzione a lungo termine per le commissioni interbancarie per gli addebiti diretti, obbiettivo questo perseguito dall’articolo 6 della proposta di regolamento, relativo appunto alle commissioni interbancarie per gli addebiti diretti.
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