L’Autorità Bancaria Europea (EBA) ha pubblicato la bozza finale del Regolamento Tecnico sui requisiti minimi dei fondi propri e le altre passività ammissibili nonché il Regolamento Tecnico in merito al riconoscimento contrattuale del bail-in ai sensi dell’articolo 55 della Direttiva sul Risanamento e Risoluzione degli Enti Creditizi (Bank Recovery and Resolution Directive BRRD). Entrambi i Regolamenti forniscono indicazioni essenziali per l’applicazione del regime di risoluzione degli istituti di credito prescritto dalla Direttiva.
Il primo Regolamento Tecnico ha l’obiettivo di assicurare che gli istituti abbiano adeguati fondi propri per assorbire le perdite. Al fine di evitare che gli istituti strutturino le proprie passività in modo da eludere l’effettività dei meccanismi di bail-in, la Direttiva richiede che gli istituti mantengano un robusto sistema di gestione dei fondi propri e delle passività. L’obiettivo della normativa è rendere possibile la risoluzione delle Banche senza causare instabilità finanziaria e la gestione dei fondi propri è un elemento cardine per rendere l’obiettivo possibile.
Il secondo Regolamento Tecnico ha l’obiettivo di assicurare l’effettività delle procedure bail-in in un contesto transfrontaliero. Qualora le passività oggetto di ristrutturazione o mancato pagamento sono sottoposte ad una giurisdizione extraeuropea, la Direttiva prevede un meccanismo di riconoscimento contrattuale. Il Regolamento Tecnico in analisi prescrive i dettagli di questi contratti e prevede che i creditori di un istituto oggetto di bail-in accettino contrattualmente i poteri delle autorità europee e le conseguenze giuridiche dei meccanismi di risoluzione cui l’istituto insolvente viene assoggettato.