L’Autorità europea degli strumenti finanziari e dei mercati (ESMA), ha pubblicato un rapporto (peer review) sulla vigilanza delle autorità nazionali competenti (ANC) sulle cartolarizzazioni semplici, trasparenti e standardizzate (STS), nell’ambito del Regolamento (UE) 2017/2402 (Regolamento sulle cartolarizzazioni STS).
Il rapporto esamina e fornisce raccomandazioni sugli approcci di vigilanza adottati da alcune autorità nazionali competenti, nella supervisione delle operazioni di cartolarizzazione STS e delle attività dei loro cedenti, promotori e società veicolo di cartolarizzazione.
Sebbene la Peer Review si sia concentrata su quattro autorità nazionali competenti – AMF (Francia), BaFin (Germania), CMVM (Portogallo) e DNB (Paesi Bassi) – tutte le Autorità nazionali UE potrebbero prenderne in considerazione i risultati, le raccomandazioni e le buone pratiche, nell’ambito del loro quadro di vigilanza.
Per garantire una vigilanza efficace, tutte le autorità nazionali di vigilanza dovrebbero adottare un approccio che combini la vigilanza basata sulle operazioni e quella basata sulle entità, in base alle dimensioni del loro mercato delle cartolarizzazioni: ESMA raccomanda alle Autorità nazionali di basarsi sugli sforzi già compiuti, e di ampliare il loro approccio, per garantire che i rischi derivanti dalle operazioni di cartolarizzazione STS siano adeguatamente identificati, valutati e affrontati.
Le raccomandazioni
In particolare, ESMA si aspetta che le Autorità nazionali di Germania e Francia assicurino che il loro approccio di vigilanza includa una combinazione di attività a livello di operazione e a livello di entità, per garantire la conformità ai criteri delle STS, attraverso revisioni regolari dei processi di originator e sponsor.
Dovrebbero introdurre inoltre un quadro di vigilanza più formalizzato e approfondito, utilizzando un approccio ben definito basato sul rischio e assicurare che siano assegnate risorse sufficienti alla vigilanza sulle STS: ESMA ritiene infatti che una delle ragioni che spiegano gli attuali risultati, in particolare per la Francia, sia la limitatezza delle risorse complessivamente dedicate alla vigilanza sulle STS, rispetto al numero di transazioni sotto la loro responsabilità.
ESMA raccomanda inoltre all’Autorità tedesca di rafforzare le proprie attività di vigilanza sul lavoro dei revisori, al fine di avere una visione adeguata dei rischi del mercato delle cartolarizzazioni STS, includendo una combinazione di azioni di vigilanza ex-ante ed ex-post, ad esempio:
- fornendo orientamenti per chiarire le aspettative della Germania in relazione alle relazioni annuali dei revisori
- stabilendo punti focali per le relazioni
- assicurando che le relazioni dei revisori coprano in modo più dettagliato le disposizioni, i processi, i meccanismi e le operazioni degli enti vigilati
- effettuando verifiche dirette per un campione di operazioni ed entità selezionate, utilizzando un approccio basato sul rischio.
Inoltre, per ESMA è importante che tutte le autorità nazionali garanti della concorrenza continuino a monitorare l’evoluzione del proprio mercato STS e ad adeguare il proprio approccio di vigilanza e/o le proprie risorse, se necessario: in particolare, nell’attuale contesto di rilancio del mercato delle cartolarizzazioni dell’UE, ESMA invita le autorità nazionali garanti della concorrenza a considerare come affrontare un aumento dell’emissione di transazioni STS, tenendo conto delle loro specificità nazionali, che potrebbe porre sfide significative, in particolare per l’Autorità nazionale del Portogallo, in base all’attuale approccio in cui la stessa è tenuta ad approvare tutte le operazioni di cartolarizzazione prima dell’emissione, come previsto dalla propria legislazione nazionale.
Le buone pratiche
Nell’ambito della peer review sono state individuate inoltre alcune buone pratiche, come:
- non basarsi solo sulle dichiarazioni delle entità, ma anche sull’esecuzione di verifiche sulla documentazione delle documentazione dell’operazione
- porre in essere un controllo incrociato delle conclusioni del rapporto TPV (Third-Party Verifier – revisore) con i risultati delle verifiche sui documenti e sulle caratteristiche della transazione
- documentare l’approccio seguito dall’Autorità nazionale nelle politiche e nei processi interni, per garantire la coerenza nell’attuazione.