Il Governo Monti ha presentato oggi, 22 maggio, le nuove misure volte a disciplinare i rapporti di credito e debito tra Pubblica Amministrazione e imprese fornitrici.
Con questo pacchetto di misure, che si compone quattro decreti ministeriali, il Governo Monti intende fornire liquidità alle aziende mediante il supporto del sistema bancario o attraverso compensazioni di crediti e debiti nei confronti delle amministrazioni pubbliche.
In particolare, rientrano fra tali misure:
– i due “decreti certificazione”, aventi ad oggetto la certificazione dei crediti scaduti nei confronti delle Amministrazioni centrali (inclusi gli enti pubblici nazionali) e delle Regioni e enti locali (inclusi gli enti del Servizio Sanitario Nazionale). Il decreto sulle amministrazioni centrali sarà immediatamente operativo, mentre quello sugli altri enti locai necessiterà del parere della Conferenza Stato-Regioni;
– il “decreto compensazioni”, avente ad oggetto le compensazioni dovute a seguito di iscrizione a ruolo, emato in attuazione della legge n. 78 del 2010;
– il decreto sul Fondo Centrale di Garanzia, relativo alle agevolazioni per le imprese creditrici della Pubblica Amministrazione, emato in attuazione della legge 214/2011 (cd. “salva Italia”).
Ai decreti ministeriali si aggiungerà l’accordo tra l’ABI e le Associazioni imprenditoriali, avente ad oggetto l’istituzione di un plafond dedicato alla smobilizzo dei crediti delle imprese verso la Pubblica Amministrazione nonché le risorse dedicate già messe a disposizione da Cassa Depositi e Prestiti.
Nel dettaglio, i decreti “certificazione” attuano l’obbligo per tutti gli enti della pubblica amministrazione a certificare gli eventuali crediti vantati dalle imprese, per somministrazioni, forniture e appalti.
A fronte della richiesta di certificazione, inviata a mezzo apposito modulo standard compilabile anche online, l’ente avrà 60 giorni di tempo per rispondere, riconoscendo il debito oppure argomentandone l’inesigibilità totale o parziale. In mancanza di risposta, è prevista la nomina di un commissario con il compito di rispondere nei successivi 60 giorni risponderà al debitore.
L’avvenuta certificazione permetterà al fornitore:
– di compensare il suo credito nei confronti di regioni e enti locali con debiti iscritti a ruolo alla data del 30 aprile 2012 per tributi erariali e per tributi regionali e locali nonché per contributi assistenziali e previdenziali e per premi per l’assicurazione obbligatoria contro gli infortuni e le malattie professionali;
– di ottenere un’anticipazione bancaria a fronte del credito certificato; in questo caso l’anticipazione potrà essere assistita da una garanzia fino al 70 per cento da parte del Fondo Centrale di Garanzia (elevabile fino all’80 per cento in caso di apporto di risorse da parte delle Regioni) e un importo massimo garantibile per singola impresa pari a 2,5 milioni di euro (il massimo consentito per legge).
– di effettuare la cessione del credito, pro soluto o pro solvendo, ad intermediari finanziari riconosciuti.