Con Risposta ad interpello n. 325 del 6 giugno 2022 l’Agenzia delle Entrate affronta il tema del regime IVA della cessione di navi ad un fondo comune di investimento alternativo (FIA).
L’operazione, che ci colloca nel contesto del concordato preventivo di una società di navigazione, prevede l’acquisto da parte del FIA delle navi della compagnia, con contestuale retro-locazione alla compagnia cedente, che le riacquisterà al termine della durata del piano.
La questione posta all’attenzione dell’Agenzia riguarda l’assoggettabilità della cessione delle navi al regime di non imponibilità IVA previsto dall’articolo 8-bis, comma 1, lettera a), del DPR 26 ottobre 1972 n. 633 (Decreto IVA).
Tale norma prevede che non sono imponibili agli effetti dell’IVA le cessioni di navi adibite alla navigazione in alto mare e destinate all’esercizio di attività commerciali.
Riprendendo gli orientamenti della Corte di giustizia UE e del Comitato IVA, l’Agenzia ha confermato che la cessione di navi effettuata ad un soggetto non diretto utilizzatore (come nel caso del FIA) risulta comunque non imponibile ai fini IVA purché:
- l’effettivo utilizzo sia poi consentito ad terzo soggetto passivo per la propria attività commerciale in alto mare;
l’acquisizione del cessionario sia accompagnata dal contestuale noleggio delle navi.