Con Risposta n. 146 del 28 dicembre 2018 l’Agenzia delle Entrate ha fornito chiarimenti sulla corretta applicazione dell’addizionale del 10 per cento introdotta dall’art. 33 del decreto-legge 31 maggio 2010, n. 78 (convertito, con modificazioni, dalla legge 30 luglio 2010, n. 122), sui compensi variabili applicabili ai dirigenti ed ai collaboratori di imprese che operano nel settore finanziario, o, sotto forma di bonus e stock options.
Confermando il proprio precedente orientamento, l’Agenzia ha evidenziato come la modifica normativa intervenuta con l’aggiunta del comma 2-bis ha avuto l’effetto di aumentare la quota di compensi variabili su cui applicare l’addizionale del 10 per cento, dato che la base imponibile è ora pari all’ammontare della retribuzione variabile che eccede l’importo corrispondente alla parte fissa della retribuzione.
La norma, quindi, non riguarda più la sola parte di retribuzione corrisposta a titolo di bonus e/o stock option eccedente il triplo della retribuzione fissa, ma l’intera eccedenza.