Con risposta all’interpello n. 101 del 5 dicembre 2018, l’Agenzia delle Entrate ha fornito chiarimenti in relazione alla valutazione, in termini di abuso del diritto, di un’operazione di scissione asimmetrica con attribuzione alla società beneficiaria di un patrimonio netto contabile negativo.
La fattispecie oggetto dell’esame anti-abuso consta di una scissione parziale non proporzionale (cd. “asimmetrica”) della società istante (ALFA) a favore di una società beneficiaria preesistente (BETA), avente forma giuridica diversa da quella della società scissa, alla quale verrà assegnato una parte del patrimonio della società scissa, composto da terreni e fabbricati (presso i quali la società beneficiaria, in virtù di due contratti di locazione, svolge la propria attività d’impresa), oltre che da altre attività di modesto importo e da debiti, principalmente, di finanziamento, il cui valore contabile risulta, nel complesso, negativo (ed il cui valore effettivo risulta, invece, positivo).
Per effetto della predetta operazione straordinaria, le quote di partecipazione al capitale sociale della società beneficiaria sarebbero assegnate solo ad alcuni (due) soci della società scissa, i quali fuoriuscirebbero definitivamente dalla compagine sociale del soggetto dante causa (la società scissa).
L’Agenzia delle Entrate ha evidenziato che l’operazione di scissione in oggetto è fiscalmente neutrale, ai sensi dell’articolo 173 del TUIR, e il passaggio del patrimonio della società scissa ad una o più società beneficiarie – che non usufruiscano di un sistema di tassazione agevolato – non determina la fuoriuscita degli elementi trasferiti dal regime ordinario d’impresa.