Con Risoluzione n. 79 del 23 ottobre 2018, l’Agenzia delle Entrate ha fornito chiarimenti in relazione al trattamento fiscale dei classic repo.
In particolare, la Risoluzione si sofferma sull’interpretazione delle disposizioni normative vigenti disciplinati il ruolo delle banche custodi – in qualità di sostituti d’imposta – in relazione ad operazioni pronti contro termine (repo), poste in essere dai propri clienti nella nuova tipologia denominata classic repo (CRP) che sostituisce la precedente modalità denominata buy-sell-back (BSB).
Sul punto si ricorda come, per allineare il mercato italiano ai mercati europei, sia stata modificata l’operatività in repo sostituendo i contratti BSB con i CRP. La negoziazione della nuova tipologia di contratti Repo è divenuta operativa a partire dal 24 luglio 2017. Da tale data pertanto, sui mercati italiani non sono più regolati i BSB ma solamente i CRP.