Con Comunicazione del 10 gennaio 2013 Banca d’Italia ha voluto fornire alcune precisazioni circa la mancata autorizzazione in favore di Deutsche Bank a proseguire l’operatività tramite POS (i dispositivi per il pagamento tramite carte di credito e carte bancomat) nello Stato della Città del Vaticano.
Sul punto Banca d’Italia ricorda come le norme vigenti nell’Unione Europea consentano alle banche dei paesi comunitari di operare in un paese extra-comunitario solo a condizione che in quest’ultimo siano presenti una regolamentazione bancaria e un sistema di controlli di vigilanza adeguati e che siano possibili scambi di informazioni tra le rispettive Autorità.
Tali Stati, ritenuti “equivalenti” a fini di antiriciclaggio, sono poi individuati uno per uno dal Consiglio dell’Unione.
Nella Città del Vaticano, precisa Banca d’Italia, mancano sia una regolamentazione bancaria sia il riconoscimento europeo di “equivalenza” antiriciclaggio.
A fronte di ciò, conclude Banca d’Italia, la scelta di respingere la richiesta di “sanatoria” avanzata da Deutsche Bank Italia per i POS installati presso il Vaticano senza la necessaria autorizzazione, deve ritenersi assolutamente obbligata.