Pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 152 del 01 luglio 2022 il decreto legislativo 17 giugno 2022, n. 83, recante modifiche al Codice della crisi d’impresa e dell’insolvenza di cui al decreto legislativo 12 gennaio 2019, n. 14, in attuazione della Direttiva (UE) 2019/1023 sui quadri di ristrutturazione preventiva, l’esdebitazione e le interdizioni, e le misure volte ad aumentare l’efficacia delle procedure di ristrutturazione, insolvenza ed esdebitazione, e che modifica la direttiva (UE) 2017/1132 (direttiva sulla ristrutturazione e sull’insolvenza – Direttiva Insolvency).
Il decreto con le modifiche al Codice della Crisi entra in vigore a partire dal 16 luglio 2022.
Scopo della Direttiva Insolvency è quello di garantire che le imprese sane, in difficoltà finanziarie, abbiano la possibilità di accedere a quadri nazionali efficaci in materia di ristrutturazione preventiva che permettano la continuazione dell’attività.
La direttiva si muove quindi su 3 direttrici:
- quadri di ristrutturazione preventiva per debitori in difficoltà finanziarie volte ad impedire l’insolvenza;
- procedure finalizzate all’esdebitazione dai debiti dell’imprenditore insolvente;
- misure per aumentare l’efficienza delle procedure di ristrutturazione, insolvenza ed esdebitazione.
La riforma delle procedure di insolvenza rappresenta uno degli obiettivi del PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza), che il Governo si è impegnato a realizzare entro la fine del 2022.
In sede di prima attuazione degli obiettivi del PNRR sono stati emanati:
- il decreto-legge n. 118 del 2021, che ha disciplinato l’istituto della composizione negoziata per la soluzione della crisi d’impresa, e
- il decreto-legge n. 152 del 2021, la cui disciplina sull’insolvenza è stata trasfusa dal decreto legislativo all’interno del Codice.