Con la Delibera del 24 ottobre 2013 n. 75, la CIVIT, l’Autorità nazionale anticorruzione, ha emanato le Linee guida in materia di codici di comportamento che devono essere adottati dalle pubbliche amministrazioni ai sensi dell’art. 54, comma 5, d.lgs. n. 165/2001 e del codice generale di cui al D.P.R. del 16 aprile 2013, n. 62.
In particolare, le Linee guida definiscono criteri e modelli uniformi per singoli settori o tipologie di amministrazione, ai fini dell’adozione dei codici di comportamento da parte di ciascuna amministrazione.
Come previsto dal comma 5 dell’art. 54 del d.lgs. n. 165/2001, le Linee guida sono rivolte alle amministrazioni tenute all’adozione dei singoli codici che, in virtù dello stesso d.lgs. n. 165/2001 e dell’art. 2 del codice generale, corrispondono alle pubbliche amministrazioni di cui all’art. 1, comma 2, del citato decreto, il cui rapporto di lavoro è disciplinato in base al successivo art. 2, commi 2 e 3.
Le stesse possono inoltre costituire un parametro di riferimento per l’elaborazione di codici di comportamento ed etici da parte degli ulteriori soggetti considerati dalla legge n. 190/2012 (enti pubblici economici, enti di diritto privato in controllo pubblico, enti di diritto privato regolati o finanziati, autorità indipendenti), nella misura in cui l’adozione dei codici di comportamento costituisce uno strumento fondamentale ai fini della prevenzione della corruzione.