Con la decisione n. 19783/20 appena pubblicata il Collegio di coordinamento dell’Arbitro Bancario Finanziario (ABF) si è soffermato sulla possibilità di qualificare il condominio ricorrente come consumatore, a seguito della sentenza della Corte di Giustizia Europea del 2 aprile 2020, causa C-329/19.
In particolare, l’ABF ha ritenuto che tale sentenza della Corte di Giustizia vada a confermare l’orientamento oramai consolidato in seno all’ABF, espresso dalla decisione del Collegio di Coordinamento n. 3501/2012.
Secondo tale orientamento, anche in assenza di un formale riconoscimento della personalità giuridica, un gruppo di persone unite da una comunanza di interessi e dotate di una organizzazione unitaria (ciò che avviene nel condominio degli edifici) possono dare vita ad un soggetto dotato di autonomia sul piano soggettivo.
Esistendo un’organizzazione che determina una chiara distinzione tra il gruppo dei condomini e i suoi singoli componenti, dovrebbe escludersi che il condominio possa essere qualificato consumatore, in quanto non si identifica nella “persona fisica” contemplata dalla normativa in materia.