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Comitato di Basilea: nona relazione sulla adozione degli Accordi sul Capitale

16 Ottobre 2015
Di cosa si parla in questo articolo

Il documento “Progress report on adoption of Basel regulatory framework” contiene un’analisi circa i progressi effettuati dagli Stati membri del Comitato sulla vigilanza bancaria nell’applicazione delle regole di Basilea 3 a fine settembre 2015.

Tale indagine si focalizza sullo stato dei processi legislativi in corso, al fine di verificare (ed assicurare) che gli standard regolamentari proposti siano trasformati in legislazione nazionale o in regolamenti nelle tempistiche previste dagli accordi internazionali.

L’analisi si basa sulle informazioni richieste ai singoli Stati membri del Comitato nell’ambito del RCAP (Regulatory Consistency Assessment Programme) e considera, in particolare, il livello di adozione raggiunto in relazione ai requisiti di capitale basati sul rischio, alle prescrizioni regolamentari in materia di liquidità (LCR e NSFR), alla normativa sulle banche di importanza sistemica, alla leva finanziaria, alla informativa di mercato e alle regole sui grandi rischi.

Con specifico riferimento all’Unione Europea, il report segnala che – a fine settembre 2015 – le regole sulla definizione di capitale, sul Liquidity Coverage Ratio, sulla leva finanziaria e relativi  requisiti di disclosure e sulla metodologia di  identificazione e segnalazione delle banche sistemiche globali  (G-SIB) risultano in vigore e già  rispettate dalle banche. Sono invece state pubblicate, ma non sono ancora in vigore, le norme relative ai buffer, di conservazione del capitale, anticiclici e per le banche sistemiche (globali e domestiche, G-SIB e D-SIB); la loro effettiva adozione è prevista dal 1° gennaio 2016.

Infine, risultano ancora non pubblicati i draft di norme relative ai requisiti di capitale per gli equità investment fund, alle cartolarizzazioni, al metodo standardizzato per la misurazione del rischio di credito di controparte, ai requisiti di capitale delle Controparti Centrali (CCP), al Net Stable Funding Ratio e alle relative modalità di segnalazione, per le quali la data concertata di regolazione è prevista tra il 2017 e il 2018. Inoltre, per quantoriguarda i requisiti e le modalità di segnalazione del LCR, si segnala che l’EBA sta lavorando al draft delle norme, la cui pubblicazione è prevista per aprile 2016.

Per quanto riguarda l’Italia, dall’analisi del Comitato emerge l’attuazione di alcune discrezionalità nazionali rispetto al processo legislativo europeo. Queste riguardano le regole adottatedalla Banca d’Italia in materia dibuffer di conservazione di capitale (applicato direttamente nella misura del 2,5% senza phase-in) e di buffer sulle banche di rilievo sistemico (regole già trascritte e cheentreranno in vigore il 1° gennaio 2016).

Oltre all’attività di reporting periodico sullo stato di attuazione normativa, agli Stati membri del Comitato è richiesto di sottoporsi ad una valutazione della coerenza delle loro norme nazionali con quelle sviluppate negli Accordi.

Il Comitato ritiene infatti che la disclosure sia importante per creare ulteriori incentivi per Stati ad accelerare il processo di conformità alle regole.

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