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Comitato di Basilea: nuovi requisiti minimi di capitale per i rischi di mercato

22 Gennaio 2016
Di cosa si parla in questo articolo

Nel periodo antecedente alla crisi finanziaria del 2007-08 la presenza di significative carenze nel quadro patrimoniale di Basilea nell’ambito della regolazione delle attività di trading ha portato ad una eccessiva sottocapitalizzazione delle esposizioni classificate nel portafoglio di negoziazione.

Per affrontare tali criticità, il Comitato di Basilea ha introdotto nel luglio 2009 una serie di revisioni al quadro normativo vigente come parte del nuovo pacchetto “Basilea 2.5”, tra le quali uno specifico framework per i rischi di mercato.

In seguito, con la crescita dei rischi all’interno del sistema finanziario e con il perdurare dell’instabilità delle condizioni economiche, il Comitato si è dedicato ad un ulteriore esercizio di revisione dei criteri per la gestione del rischio connesso al portafoglio di negoziazione al fine di migliorarne il disegno regolamentare complessivo.

In sintesi, il documento “Minimum capital requirements for market risk” contiene non solo modifiche applicative alle principali metodologie per il calcolo del requisito minimo di capitale a fronte dei rischi di mercato, ma anche una revisione del perimetro applicativo di banking e trading book.

Con riguardo a tale ultimo aspetto, si segnala che il confine tra portafoglio bancario e portafoglio di negoziazione è stato rivisto e reso maggiormente oggettivo, al fine di limitare da parte delle banche gli incentivi e il ricorso all’arbitraggio regolamentare. In particolare, sono stati stabiliti limiti e disincentivi, in termini di risorse di capitale, da applicare in caso di trasferimento degli strumenti da un portafoglio all’altro.

Per quanto concerne, invece, la stima del capitale interno, la revisione del quadro normativo ha riguardato sia il metodo dei modelli interni sia l’approccio standardizzato.

L’obiettivo della riforma è duplice e individuabile nella volontà sia di garantire risultati patrimoniali credibili sia di dare una attuazione coerente delle norme nelle diverse giurisdizioni. A tal fine, le nuove regole incorporano anche le modifiche che sono state apportate al requisito per i rischi di mercato come esito delle consultazioni pubblicate ad ottobre 2013 e a dicembre 2014 e di numerosi studi d’impatto quantitativo.

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