Una coerente attuazione del quadro normativo di Basilea è di fondamentale importanza per migliorare la capacità di “resilienza” del sistema bancario globale, per mantenere la fiducia del mercato nei requisiti patrimoniali e per garantire un “level playing field” per tutte le banche attive a livello internazionale.
In tale contesto Il Comitato di Basilea presenta oggi i risultati di un test effettuato su un portafoglio ipoteticocon l’obiettivo di esaminare e valutare i livelli di variabilità presenti nelle prassi di modellizzazione delle operazioni in derivati utilizzate dalle banche.Tale esercizio rientra nel più ampio “Regulatory Consistency Assessment Programme – RCAP”.
Tale analisi rappresenta la prima indagine svolta dal Comitato in materia di attività ponderate per il rischio nel quadro del rischio di credito di controparte e si focalizza, pertanto, sul metodo dei modelli interni (IMM) e sull’advanced CVA risk capital charge per derivati over the counter.
All’esercizio hanno partecipato diciannove banche appartenenti a 10 diverse giurisdizioni e i risultati quantitativi sono stati forniti dagli stessi enti tramite la sottoscrizione di questionari qualitativi relativi alle prassi di modellizzazione utilizzate.
La relazione del Comitato delinea i principali risultati ottenuti dall’esercizio ed elenca una serie di raccomandazioni frutto delle buone pratiche osservate nel mercato. Il rapporto evidenzia,inoltre,le aree in cui le banche e le autorità di vigilanza possono cercare di armonizzare le proprie prassi (operative e di vigilanza)al fine di ridurre la variabilità nei risultati e di migliorarne l’uniformità.