10.01.2012 – Prima ottava di borsa del 2012 che ha visto un primo ritorno marginale dei volumi di contrattazione. Il quadro che ne esce è variegato e non è ancora facile delineare un filo conduttore tra i diversi aspetti. Il primo, quello più evidente, è ancora legato alla crisi del debito nell’area Euro.
Sul fronte italiano la situazione si è parzialmente rasserenata, con l’abbassamento evidente della parte corta della curva dei rendimenti, tuttavia, sulle scadenze medio lunghe gli yield arrivano ancora al 6-7%. Il mercato valuta ora l’Italia di scadenza in scadenza e quindi il calendario delle “tensioni” del 2012 è già praticamente fatto (rifinanziamento del debito).
I prossimi “problemi”, come si apprende da alcune dichiarazioni rilasciate in settimana, potrebbero arrivare da un possibile crash della situazione in Grecia, con il governo di Atene che si ritroverà tra pochi mesi con le casse vuote e alcune scadenze da onorare. Nel frattempo, in Europa, Monti cerca alleati per chiedere alla Germania di attenuare i vincoli di bilancio richiesti in ambito fiscale. L’Italia, dice Monti, già tra qualche mese dovrà pensare ad altri modi per diminuire i flussi di spesa e lo stock di debito. In questo contesto, si aggiungono le tensioni sull’Ungheria che appesantiscono il quadro per il comparto bancario, letteralmente bersagliato dalla vendite. Sul settore finanziario sta pesando anche la stagione degli aumenti di capitale, necessari per il rafforzamento patrimoniale richiesto dall’Eba. Ma non tutto il newsflow è stato negativo per i mercati: dagli Usa arrivano variabili macro tutto sommato buone che dimostrano che la macchina americana è dotata ancora di buona tonicità sul fronte corporate. Quella che non c’è in Europa, a livello politico ed economico.
Outlook tecnico
Il quadro tecnico vede i mercati americani con una impostazione di breve tutto sommato ancora positiva e che sorprendentemente riesce ad esulare dalle difficoltà dell’area Euro. L’S&P 500 è molto vicino alle resistenze di area 1300, vero e proprio spartiacque per i frames temporali più elevati. Neutro positiva anche la situazione del Dax, alimentato da alcuni settori in ottima ripresa (industriali, chimica, beni per casa/persona). Altri comparti supportano la salita dell’altro indice in buona salute, il Ftse 100. Food & Beverage, Health Care ed Oil & Gas sono tutti indici vicini o addirittura su massimi storici. In ambito obbligazionario, ancora positivo il trend del debito emergente mentre sui BTP italiani si è ripresentata una certa volatilità. Il Bund sta consolidando vicino ai livelli top del 2011. Nuovamente sotto pressione l’Euro che perde forza verso la generalità delle valute. Da attendere il ritorno dei volumi nell’ottava entrante per delineare in modo più preciso il trend del mercato.
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