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Commento ai mercati: le ultime decisioni della BCE

5 Marzo 2012

Situazione di mercato

05.03.2012 – 530 miliardi di euro è la cifra che la Banca Centrale Europea ha deciso di destinare agli istituti di credito europei, dando vita alla seconda tranche di LTRO, dopo la prima erogata a fine dicembre. Si è trattato, ovviamente, di una decisione attesa dai mercati ma la cui entità ha forse superato le stime degli esperti. Non sorprende invece la modalità di erogazione: prestiti triennali “a buon mercato”, ossia all’1%. Tenendo conto di quanto già concesso nella prima tranche, si arriva alla cifra record di 1000 miliardi, capace, come si è visto di modifica la struttura di mercati, curve, rendimenti e anche politiche comunitarie. Soldi che stanno affossando i tassi di rendimento dei titoli di stato, si veda il caso dei BOT italiani, e che però vengono anche “stipati” dalla banche stesse presso la BCE, i cui depositi sono a livello record. Un altro utilizzo, da parte degli istituti di credito, è quello di pagare i propri debiti in scadenza o di rimborsare quelli più costosi. Molteplici i punti di vista sulla questione: c’è chi parla apertamente di un vero e proprio effetto “droga” e di una sempre maggior dipendenza delle banche  a questi finanziamenti low cost. Secondo questi analisti, non solo non si attiverà nessun effetto sull’economia reale, ma anzi si sta soltanto prolungando una situazione di agonia che, una volta finito l’effetto liquidità, si ripresenterà con ancora maggior vigore. Altri analisi, sul fronte più ottimista, vedono questi prestiti ponte come un momento di tregua concesso a banche e governi per risolvere i problemi scoppiati nel 2011. Tale “pausa” deve essere corredata da un nuovo quadro di regole di bilancio e da impegni stringenti imposti ai governi. Il parere di chi scrive è che questa fase di “anestesia” creata dalla BCE, dovrebbe servire a banche e stati per rendere, se possibile, ancora più stringenti le politiche di bilancio per gli stati e ancora più rapidi i processi di deleveraging delle banche, vero problema insoluto che ci si trascina dal 2007-2008. La liquidità può sostenere il mercato anche per i prossimi mesi, tuttavia è possibile che esaurita la spinta propulsiva in atto, via sia un fase meno euforica.

Outlook tecnico

La struttura tecnica degli indici non muta in modo significativo rispetto all’ottava precedente. I mercati, nella settimana uscente, hanno alternato momenti di debolezza a sedute più euforiche, restando tuttavia al di sotto dei limiti individuati tecnicamente. Si è visto denaro entrare nei paesi emergenti mentre gli sviluppati stanno consolidando le posizioni. Per ingressi “importanti” sull’azionario, meglio attendere una mini fase di storno, visti anche gli indicatori su livelli elevati. A consigliare prudenza anche i livelli di volatilità sospettosamente troppo bassi (si veda l’indice Vix). Nell’ottava uscente, debolezza per l’oro che soffre della ripresa del Dollaro contro l’Euro. Il quadro suggerisce un atteggiamento favorevole ai mercati azionari ma con maggiore opportunismo nella gestione delle posizioni.

 

 

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