Il Financial Stability Board (FSB) ha pubblicato oggi un rapporto che analizza il funzionamento dei mercati dei CP (Commercial paper) e dei CD (certificati di deposito) negoziabili e prende in considerazione le possibili modalità per affrontarne le vulnerabilità.
I CP, in particolare, sono strumenti di finanziamento a breve termine utilizzati dalle imprese per finanziarie fabbisogni di capitale circolante.
I CD sono invece una forma di deposito vincolato, che dà al titolare il diritto al rimborso del capitale a scadenza, più un interesse.
Il rapporto individua una serie di vulnerabilità nei mercati dei CP e dei CD, tra cui la limitata attività del mercato secondario dovuta alla natura buy-and-hold di questi strumenti, la concentrazione degli investitori e dei dealer, e l’opacità.
L’attività e i ricavi dei dealer sono concentrati nei mercati primari e, sebbene questi ultimi possano aumentare l’intermediazione in periodi di stress, ciò si è dimostrato insufficiente a soddisfare i picchi di domanda di liquidità.
L’elevata interconnessione dei mercati dei CP e dei CD con altri mercati di finanziamento fa sì che le tensioni si trasmettano all’interno del sistema finanziario e oltre confine, come si è verificato durante le turbolenze del mercato del marzo 2020.
Il rapporto rileva che le iniziative per la digitalizzazione delle piattaforme di negoziazione sono state poco incisive negli ultimi anni e che, laddove le piattaforme sono utilizzate, esse facilitano principalmente l’emissione di CP e CD sul mercato primario.
Le iniziative del settore sono state finora di portata e impatto limitati, in parte a causa dei margini relativamente bassi di questo mercato: la notevole diversità dei mercati dei CP e dei CD nelle varie giurisdizioni rappresenta una sfida per la formulazione di una risposta politica uniforme.
Il rapporto esamina le potenziali riforme del mercato, per migliorare il funzionamento e potenzialmente la resilienza dei mercati dei CP e dei CD: le proposte includono cambiamenti nella microstruttura del mercato, una maggiore trasparenza (relazioni regolamentari e divulgazione al pubblico) e l’aumento della liquidità attraverso i mercati repo privati.
Sebbene queste riforme possano avere un impatto positivo sul funzionamento del mercato in tempi normali è probabile che da sole non aumentino in modo significativo la resilienza dei mercati dei CP e dei CD: le autorità sono pertanto incoraggiate a valutare l’utilità di queste riforme per i propri mercati e a considerare come esse possano integrare altre politiche, come, ad esempio, la risoluzione delle vulnerabilità dei fondi del mercato monetario (FCM).