Con comunicazione del 2 marzo 2020 n. 25, l’Organismo per la gestione degli elenchi degli Agenti in attività finanziaria e dei Mediatori creditizi (OAM) ha fornito chiarimenti in merito all’attività di assistenza del dottore commercialista svolta a favore delle piccole e medie imprese per agevolare l’accesso al credito.
In particolare, sottolinea l’OAM, i commercialisti devono garantire che l’attività prestata in favore delle aziende risulti limitata esclusivamente ad un’assistenza di tipo fiscale e contabile, la quale non vada ad integrare una di quelle ex lege riservate a soggetti iscritti negli Elenchi, tra cui la messa in relazione e l’illustrazione di prodotti di finanziamento alle imprese, anche soltanto in forma di consulenza prestata in via generica sulla linea di credito.
A tal fine, l’attività svolta non può in nessun caso essere accompagnata dalla presentazione – da parte del professionista – del prodotto di credito offerto dalla banca o dall’illustrazione delle sue caratteristiche, né da qualsivoglia tipologia d’istruttoria sulla richiesta di finanziamento, neppure condotta in via prodromica alla valutazione del merito creditizio da parte della banca.