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Capital Markets Union: nuove norme su compensazione, insolvenza e quotazione

7 Dicembre 2022
Di cosa si parla in questo articolo

La Commissione europea ha presentato oggi delle misure per sviluppare ulteriormente la Capital Markets Union (CMU – Unione dei mercati dei capitali ) dell’UE in materia di compensazione, insolvenza e quotazione delle società nei mercati regolamentati, al fine di:

  • rendere i servizi di compensazione dell’UE più attraenti e resilienti, sostenendo l’autonomia strategica aperta dell’UE e preservando la stabilità finanziaria.
  • armonizzare alcune norme sull’insolvenza delle imprese in tutta l’UE, rendendole più efficienti e contribuendo a promuovere gli investimenti transfrontalieri.
  • alleggerire, attraverso una nuova normativa sulle quotazioni, gli oneri amministrativi per le società di tutte le dimensioni, in particolare per le PMI, in modo che possano accedere con maggior facilità ai finanziamenti pubblici quotandosi in borsa.

Compensazione

Ai fini della concreta attuazione della Capital Markets Union la Commissione evidenzia come sia necessaria una compensazione sicura, solida e attraente. Se la compensazione non funziona in modo efficiente, gli istituti finanziari, le imprese e gli investitori devono affrontare rischi maggiori e costi più elevati, come ha dimostrato la crisi finanziaria del 2008.

Le misure proposte oggi sono volte a:

  • rendere più attraente il panorama di compensazione, consentendo alle controparti centrali (CCP) – che forniscono servizi di compensazione – di espandere i loro prodotti in modo più rapido e semplice e incentivando ulteriormente i partecipanti al mercato dell’UE a compensare e a creare liquidità presso le CCP dell’UE.
  • contribuire a costruire un sistema di compensazione sicuro e resiliente, rafforzando il quadro di vigilanza dell’UE per le CCP e traendo insegnamento dai recenti sviluppi nei mercati dell’energia causati dall’aggressione della Russia all’Ucraina. Ad esempio, aumentando la trasparenza delle richieste di margini, in modo che i partecipanti al mercato (comprese le imprese del settore energetico) siano in grado di prevederle meglio.
  • ridurre le esposizioni eccessive dei partecipanti al mercato dell’UE alle CCP di paesi terzi, in particolare per i derivati identificati come sostanzialmente sistemici ESMA. La proposta odierna impone a tutti i partecipanti al mercato di detenere conti attivi presso le CCP dell’UE per la compensazione di almeno una parte di determinati contratti derivati sistemici. Ciò migliorerà la gestione dei rischi per la stabilità finanziaria nell’UE.

Insolvenza delle imprese

Ogni Stato membro ha un regime di gestione dell’insolvenza diverso. Ciò rappresenta una sfida per gli investitori transfrontalieri, che devono considerare 27 diverse serie di norme in materia di insolvenza quando valutano un’opportunità di investimento.

La proposta odierna intende:

  • armonizzare aspetti specifici delle procedure di insolvenza in tutta l’UE. Ad esempio, include norme su: azioni volte a preservare la massa fallimentare (ossia evitare azioni da parte dei debitori che riducano il valore che i creditori possono ottenere); comitati dei creditori per garantire un’equa distribuzione del valore recuperato tra i creditori; le cosiddette procedure di “pre-pack” (cioè quando la vendita dell’azienda viene concordata prima dell’inizio dell’insolvenza); l’obbligo per gli amministratori di presentare tempestivamente l’istanza di insolvenza per evitare che il valore dell’azienda si deteriori;
  • introdurre un regime semplificato per le microimprese, al fine di ridurre i costi di liquidazione e consentire ai proprietari delle aziende di essere esonerati dai debiti, garantendo loro un nuovo inizio come imprenditori.
  • richiedere agli Stati membri di produrre una scheda informativa che riassuma gli elementi essenziali delle leggi nazionali sull’insolvenza per facilitare le decisioni di un investitore transfrontaliero.

Normativa sulla quotazione

Oggi le società devono far fronte a requisiti significativi quando si quotano sui mercati pubblici.

Le modifiche proposte oggi sono volte a:

  • semplificare la documentazione necessaria alle società per quotarsi sui mercati regolamentati e snellire i processi di controllo da parte delle autorità di vigilanza nazionali, accelerando e riducendo, ove possibile, i costi del processo di quotazione;
  • semplificare e chiarire alcuni requisiti in materia di abusi di mercato, senza compromettere l’integrità del mercato;
  • aiutare le società a essere più visibili agli investitori, incoraggiando una maggiore ricerca sugli investimenti, soprattutto per le piccole e medie imprese;
  • consentire ai proprietari delle società di quotarsi sui mercati di crescita delle PMI utilizzando strutture azionarie a voto multiplo, in modo da poter mantenere un controllo sufficiente della società dopo la quotazione, proteggendo al contempo i diritti di tutti gli altri azionisti.

Queste misure svilupperanno ulteriormente la Capital Markets Union riducendo la burocrazia e i costi inutili per le imprese.

Ciò incoraggerà le società a quotarsi e a rimanere sui mercati dei capitali dell’UE.

Un accesso più agevole ai mercati pubblici consentirà alle imprese di diversificare e integrare meglio le fonti di finanziamento disponibili.

Il pacchetto di riforma in materia di compensazione è composto da:

  • una comunicazione;
  • un regolamento che modifica il regolamento sulle infrastrutture del mercato europeo (EMIR), il regolamento sui requisiti patrimoniali (CRR) e il regolamento sui fondi comuni monetari (FCM);
  • una direttiva che modifica la direttiva sui requisiti patrimoniali (CRD), la direttiva sulle imprese di investimento (IFD) e la direttiva sugli organismi di investimento collettivo in valori mobiliari (OICVM).

Il pacchetto in materia di insolvenza delle imprese è composto da:

  • una direttiva sull’insolvenza societaria;

Il pacchetto di quotazione è composto da:

  • un regolamento di modifica del regolamento sul prospetto, del regolamento sugli abusi di mercato e del regolamento sui mercati degli strumenti finanziari;
  • una direttiva che modifica la direttiva sui mercati degli strumenti finanziari e abroga la direttiva sulla quotazione;
  • una direttiva sulle azioni a voto multiplo.
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