Il Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF) ha pubblicato gli esiti della consultazione sul Libro Verde in materia di competitività dei mercati finanziari italiani a supporto della crescita.
Il Libro Verde sula competitività dei mercati finanziari italiani a supporto della crescita, curato dal Dipartimento del Tesoro con il supporto di autorità di vigilanza ed esponenti e associazioni di categoria, ha presentato e sottoposto a consultazione pubblica alcuni possibili interventi al fine di promuovere, mediante misure che non comportino oneri per la finanza pubblica, lo sviluppo e la competitività dei mercati dei capitali, quale tassello fondamentale per la crescita e la realizzazione degli obiettivi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR).
Come emerge dagli esiti della consultazione, il Libro Verde ha suscitato l’interesse soprattutto degli operatori del mercato, i quali hanno contribuito a supportare le proposte avanzate nel Libro Verde ovvero a presentarne i profili di criticità, illustrando le relative ragioni.
Diversi sono stati, inoltre, gli spunti di riflessione su profili ulteriori rispetto alle proposte delineate nel Libro Verde ma pur sempre in linea con gli obiettivi dello stesso.
Con riferimento alle questioni trattate nel Libro Verde ed ai relativi Allegati Tecnici, il MEF rileva che la maggior parte dei contributi (19 su 22) si è soffermato sull’allegato tecnico A, relativo alle misure di miglioramento del processo di listing e di efficientamento dell’accesso e della permanenza nei mercati in particolare delle PMI, con riferimento tra l’altro alla questione del c.d. gold plating.
Minor riscontro si è, invece, avuto sugli allegati:
- B (4 su 22), relativo al miglioramento delle condizioni per la partecipazione ai mercati da parte degli investitori e all’incoraggiamento alla partecipazione ai mercati dei capitali italiani da parte degli investitori istituzionali;
- C (ossia 2 su 22), relativo alla valorizzazione delle potenzialità del digitale ai fini dell’accesso al mercato (da parte di imprese e di investitori);
- D (4 su 22), relativo alle funzioni e responsabilità delle autorità di vigilanza in un’ottica di competitività.