Il Ministero della Giustizia ha pubblicato il Decreto Dirigenziale del 21 marzo 2023 relativo all’aggiornamento della normativa sulla composizione negoziata della crisi d’impresa.
Il documento è composto da sei sezioni relative a:
- Test pratico per la verifica della ragionevole perseguibilità del risanamento.
- Check-list (lista di controllo) particolareggiata per la redazione del piano di risanamento e per la analisi della sua coerenza.
- Protocollo di conduzione della composizione negoziata.
- La formazione degli esperti.
- La piattaforma.
- Scheda sintetica sul profilo professionale dell’esperto – nonché quattro allegati – a loro volta riportanti: Indicazioni per la formulazione delle proposte alle parti interessate; Istanza on line; Dichiarazione di accettazione della nomina di esperto di composizione negoziata; Scheda sintetica profilo professionale dell’esperto.
Test pratico per la verifica della ragionevole perseguibilità del risanamento
Il test pratico incluso nel Decreto Dirigenziale del Ministero della Giustizia non ha la funzione di individuare una situazione di crisi, ma piuttosto di aiutare l’imprenditore a valutare la ragionevole perseguibilità del risanamento dell’impresa. Inoltre, il test consente anche all’esperto di comprendere se vi sono concrete prospettive di risanamento.
Il test ha lo scopo di misurare il grado di difficoltà del percorso che l’imprenditore dovrà affrontare per il risanamento e di comprendere in che misura il successo dell’operazione dipende dall’adozione di iniziative in discontinuità rispetto al passato.
La valutazione della complessità del risanamento viene effettuata attraverso il rapporto tra l’entità del debito che deve essere ristrutturato e quella dei flussi finanziari liberi che possono essere posti annualmente al suo servizio. Questo consente di individuare le grandezze e le relative componenti sulle quali occorre intervenire e di comprendere l’intensità che l’intervento dovrà avere.
Check-list (lista di controllo) particolareggiata per la redazione del piano di risanamento e per la analisi della sua coerenza
Secondo la normativa, per poter aver accesso alla composizione negoziata, l’imprenditore deve presentare un progetto di piano di risanamento, che deve seguire le indicazioni fornite nella check-list, rispettando almeno i punti 1, 2.8 e 3, e un piano finanziario per i successivi sei mesi. Non è obbligatorio che l’imprenditore abbia già redatto il piano completo, ma è comunque utile che lo abbia fatto per poter formulare le proposte alle parti interessate nel corso della composizione negoziata.
Le risposte alle domande contenute nella check-list non devono essere considerate precetti assoluti, ma come indicazioni operative per la redazione del piano. I contenuti del piano dipenderanno infatti da diverse variabili, come la tipologia dell’impresa, la sua dimensione e la complessità dell’attività svolta, nonché dalle informazioni disponibili.
La check-list dovrebbe aiutare l’imprenditore a redigere un piano di risanamento affidabile e fornire all’esperto gli elementi necessari per analizzare la sua coerenza.
Protocollo di conduzione della composizione negoziata della crisi
Il protocollo di conduzione della composizione negoziata contiene le istruzioni operative per la gestione della procedura di composizione negoziata in conformità alla normativa vigente. Oltre a questo, il protocollo raccoglie le migliori pratiche per la soluzione negoziata della crisi d’impresa. Si tratta di raccomandazioni che non devono essere considerate come precetti assoluti, ma come consigli utili per il successo della procedura. In sintesi, il protocollo rappresenta una guida pratica normativa per l’implementazione della composizione negoziata, utile sia per l’imprenditore che per l’esperto che sarà coinvolto nella procedura.
La formazione degli esperti
Il Ministero della Giustizia ha stabilito delle linee guida per la formazione degli esperti coinvolti nella composizione negoziata della crisi d’impresa. La formazione prevede un percorso unitario per tutte le categorie professionali e i manager, con l’indicazione dei temi di approfondimento comuni a tutti gli esperti, indipendentemente dalla categoria di appartenenza.
La formazione specifica degli esperti consiste in un corso di 55 ore, durante il quale verranno trattati in dettaglio i temi indicati nelle linee guida. Verrà inoltre specificato il tipo di docente da coinvolgere per ogni singolo argomento.
Le linee guida hanno l’obiettivo di garantire una formazione normativa omogenea e completa degli esperti coinvolti nella composizione negoziata della crisi d’impresa, al fine di fornire ai soggetti interessati un supporto professionale adeguato e di qualità.
La piattaforma per la composizione negoziata
La piattaforma per la composizione negoziata è costituita da un portale web che offre due diverse aree di accesso: una pubblica, accessibile a tutti, e una riservata a utenti autorizzati con diversi livelli di accesso.
L’area pubblica fornisce informazioni per accedere alla procedura normativa di composizione negoziata, mentre l’area riservata consente la presentazione delle richieste e la gestione dell’intero processo.
L’accesso alle informazioni e ai documenti contenuti nella piattaforma è consentito solo previo consenso espresso dall’autore degli stessi tramite apposita funzionalità telematica, in conformità con il Regolamento (UE) 2016/679 del Parlamento europeo e del Consiglio del 27 aprile 2016 e il codice in materia di protezione dei dati personali.
Scheda sintetica sul profilo professionale dell’esperto
La scheda sintetica, prevista dall’articolo 13, comma 5, del Codice della crisi d’impresa, ha lo scopo di facilitare le commissioni regionali nella selezione degli esperti indipendenti più adatti alle esigenze specifiche dell’impresa in crisi. Questa scheda è disponibile presso le camere di commercio, che la rendono accessibile ai professionisti tramite un supporto informatico conforme all’Allegato 5.
La compilazione della scheda avviene da parte del singolo professionista, dopo che il suo nome è stato comunicato dalla sua associazione professionale alla competente camera di commercio. Una volta iscritto all’elenco regionale, il professionista può accedere al supporto informatico per compilare la scheda sintetica. Dopo aver compilato la scheda, il sistema informatico la invia all’Ordine di appartenenza per le verifiche di competenza.