Dell’impatto della Composizione Negoziata della Crisi d’impresa sulle banche parleremo al webinar dell’8 aprile
Con Ordinanza del 23 febbraio 2022, il Tribunale di Torino, nell’ambito di una procedura negoziata della crisi, ha confermato le misure protettive del patrimonio necessarie a condurre a termine le trattative con i creditori, al fine di individuare una soluzione per il superamento delle condizioni di squilibrio patrimoniale o economico-finanziario che rendono probabile la crisi o l’insolvenza dell’impresa.
In particolare, evidenzia il Tribunale:
- risulta che la società ricorrente, attraverso il procedimento previsto dal D.L. 118/2021, possa ragionevolmente perseguire il proprio risanamento;
- le misure protettive di cui la società ricorrente ha chiesto la conferma risultano strumentali al buon esito delle trattative con i creditori, tenuto conto che le iniziative individuali dei creditori precluderebbero l’attuazione del piano di risanamento ipotizzato;
- risulta necessario impedire la prosecuzione delle azioni prefallimentari e delle procedure esecutive sul patrimonio della ricorrente, ad eccezione di quella promossa dalla creditrice ipotecaria, tenuto conto che, essendo l’immobile oggetto dell’esecuzione già aggiudicato ad un valore in linea con quello della perizia e che il trasferimento di tale immobile risulta conveniente e, in ogni caso, neutro rispetto ad un eventuale riparto dell’attivo concorsuale.