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Comunicazione delle operazioni di concentrazione sotto-soglia: consultazione AGCM

28 Ottobre 2022
Di cosa si parla in questo articolo

L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM) ha posto in pubblica consultazione la comunicazione sulle operazioni di concentrazione sotto-soglia.

L’articolo 32 della legge 5 agosto 2022, n. 118, recante Legge annuale per il mercato e la concorrenza 2021ha inserito all’articolo 16 della legge n. 287/90 un nuovo comma 1-bis, che apporta alcune modifiche alla disciplina in materia di controllo delle operazioni di concentrazione, in particolare per alcune tipologie di operazioni c.d. sotto-soglia.

La norma citata riconosce un potere di intervento all’Autorità circoscritto alle operazioni per le quali ricorrano cumulativamente i seguenti presupposti:

  • non siano trascorsi oltre sei mesi dal loro perfezionamento;
  • sia superata una sola delle due soglie di fatturato di cui all’articolo 16, comma 11 , della legge ovvero il fatturato totale realizzato a livello mondiale dall’insieme delle imprese interessate sia superiore a 5 miliardi di euro; e
  • l’Autorità ravvisi un fumus di concreti rischi concorrenziali nel mercato nazionale (o in una sua parte rilevante) tenuto anche conto degli effetti pregiudizievoli per lo sviluppo e la diffusione di imprese di piccole dimensioni caratterizzate da strategie innovative.

Definire con chiarezza l’ambito di applicazione del nuovo potere è particolarmente importante al fine di ridurre l’incertezza giuridica che si potrebbe creare per le imprese che realizzano operazioni di concentrazione.

La norma può interessare operazioni di concentrazione di varia natura che, laddove ne ricorrano i presupposti, possono determinare concreti rischi per la concorrenza nel mercato nazionale (o in una sua parte rilevante).

Ad esempio, la norma può applicarsi all’acquisizione, da parte di un’impresa di grandi dimensioni a livello nazionale e/o globale, di un’impresa con un fatturato nazionale limitato o inesistente, ma anche a concentrazioni tra imprese nazionali di piccola/media dimensione.

In generale, l’Autorità potrà valutare la sussistenza di concreti rischi per la concorrenza tenendo conto di tutte le caratteristiche rilevanti delle imprese interessate e dei mercati in cui operano, prendendo in considerazione, laddove disponibili, elementi quali:

  • la struttura dei mercati;
  • le caratteristiche degli operatori coinvolti;
  • la natura dell’attività svolta dalle imprese interessate e la sua rilevanza per i consumatori e/o altre imprese;
  • la rilevanza dell’attività innovativa svolta;
  • il vincolo competitivo esercitato da una o più imprese al di là della quota di mercato.
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