La Commissione Europea ha pubblicato una guida esplicativa mirata a meglio definire la nozione di “aiuto di stato” ai sensi dell’articolo 107, paragrafo 1 del Trattato sul Funzionamento dell’Unione Europea (TFUE).
Il documento in esame fornisce utili spunti interpretativi per l’analisi di eventuali “contributi” statali, al fine di poter meglio comprendere se essi siano passibili dell’attività di controllo UE in materia di aiuti di stato e garantire un elevato livello di certezza del diritto a beneficio: (i) degli Stati Membri; (ii) delle autorità pubbliche; e (iii) delle imprese.
Grazie alla guida, gli operatori potranno definire preventivamente le modalità di contribuzione pubblica, così che queste non distorcano la concorrenzialità del mercato interno europeo (anche ai fini dei contributi che saranno prestati in regione dell’Investment Plan for Europe varato dalla Commissione nel novembre 2014).
Il documento esplicativo chiarisce, fra l’altro, che:
- gli investimenti pubblici per la costruzione o il miglioramento delle infrastrutture non integrano aiuti di stato, purché tali attività non si pongano in concorrenza diretta con altre infrastrutture dello stesso genere;
- anche se l’infrastruttura è costruita con un contributo pubblico, non vi è alcun aiuto di stato se l’operatore e gli utenti effettuano pagamenti al prezzo di mercato;
- la disciplina UE in materia di aiuti di stato si focalizza in modo particolare sulle attività che hanno effetti transnazionali;
- se le autorità pubbliche acquistano beni o servizi mediante aste che rispettano le norme UE in materia di appalti pubblici, ciò è in linea di principio sufficiente a garantire l’inapplicabilità del regime sugli aiuti di stato all’operazione.
La guida esplicativa fa parte del più ampio progetto “State Aid Modernisation”, lanciato dalla Commissione nel maggio 2012.