Il FATF-GAFI ha pubblicato un rapporto sulla collaborazione nella lotta al riciclaggio di denaro nell’ambito della protezione dei dati, delle nuove tecnologie e condivisione delle informazioni del settore privato.
In particolare, evidenzia il FATF-GAFI, un singolo istituto finanziario ha solo una visione parziale delle transazioni e ha solo parziale contezza della complessità del sistema finanziario inteso nel suo senso più ampio.
Questa visione parziale può essere sfruttata dalla criminalità organizzata facendo riferimento e appoggiandosi a più istituzioni finanziarie sia all’interno di un singolo paese che a livello transnazionale per occultare i flussi finanziari illeciti.
Di conseguenza, è sempre più difficile per i singoli istituti finanziari rilevare queste attività illecite.
Utilizzando un’analisi collaborativa, riunendo i dati o sviluppando altre iniziative di condivisione, le istituzioni finanziarie cercano di costruire un quadro più chiaro del complesso sistema, per comprendere, valutare e mitigare meglio i rischi di riciclaggio di denaro (AML) e finanziamento del terrorismo (CFT).
Questo rapporto ha lo scopo di supportare i paesi a migliorare, progettare e implementare iniziative di collaborazione informativa tra soggetti del settore privato, in conformità con le norme sulla protezione dei dati e sulla privacy (DPP), in modo che i rischi associati a una maggiore condivisione dei dati personali siano adeguatamente presi in considerazione.
Il rapporto esamina i requisiti globali per il contrasto al riciclaggio di denaro e al finanziamento del terrorismo e come una collaborazione responsabile da privato a privato possa contribuire alla loro effettiva attuazione.
Fornisce inoltre un’introduzione ai principi e agli obiettivi di tutela della privacy che le parti interessate dovrebbero considerare durante la progettazione di iniziative di collaborazione del settore privato.
Il rapporto fornisce inoltre una serie di case studies che illustrano come i membri del FATF-GAFI e della sua rete globale abbiano aumentato la condivisione delle informazioni del settore privato.
L’esperienza svolta in concreto indica che le misure di condivisione delle informazioni del settore privato possono essere raggiunte in conformità con le regole e gli obblighi del DPP, soggetti a test e requisiti chiave.
Alla luce delle esperienze sopracitate, il rapporto fornisce raccomandazioni non vincolanti per assistere i paesi che stanno considerando di aumentare la condivisione delle informazioni del settore privato per progettare e attuare tali iniziative in modo responsabile ed efficace.