Il Consiglio dell’Unione Europea ha adottato il testo di una Direttiva in tema di risoluzione delle controversie sulla doppia tassazione all’interno dell’Unione.
La Direttiva si propone di migliorare i meccanismi utilizzati per risolvere le controversie tra Stati Membri, quando tali controversie emergono sull’interpretazione degli accordi relativi all’eliminazione della doppia tassazione.
La Direttiva richiede che i meccanismi di risoluzione delle controversie siano obbligatori e vincolanti, con limiti temporali e con un obbligo di raggiungimento del risultato. Di conseguenza la proposta è volta a garantire un ambiente fiscale europeo in cui i costi di compliance fiscale delle imprese siano ridotti al minimo.
Il testo consente di avviare una “procedura di accordo reciproco” da parte contribuente, in base alla quale gli Stati Membri devono arrivare a un accordo entro due anni. Se la procedura fallisce, viene avviata una procedura arbitrale per risolvere la controversia, con specifici limiti temporali. A tal fine, un panel arbitrale di tre o cinque arbitri indipendenti viene nominato insieme ad un massimo di due rappresentanti per ciascuno Stato Membro. Il panel (“commissione consultiva”) rilascia un parere per l’eliminazione della doppia tassazione relativa al caso controverso, che è vincolante per gli Stati Membri coinvolti, a meno che essi non concordino una soluzione alternativa.
L’accordo sul testo di Direttiva è stato raggiunto in occasione di una riunione del Consiglio Economico e Finanziario. Il Consiglio adotterà la Direttiva una volta che il Parlamento Europeo avrà espresso il proprio parere. Gli Stati Membri avranno tempo fino al 30 giugno 2019 per la trasposizione della Direttiva in leggi e regolamenti nazionali. La Direttiva sarà applicabile a controversie sorte dopo il 1 gennaio 2018; gli Stati Membri potranno tuttavia applicare la Direttiva alle controversie relative a precedenti anni fiscali.