La Banca Centrale Europea (BCE) ha posto in pubblica consultazione il rapporto sulle buone pratiche di governance e gestione del rischio di controparte (Sound practices in counterparty credit risk governance and management).
Il rapporto riassume i risultati dell’esame effettuato nella seconda metà del 2022 sulle modalità di governance e gestione del rischio di controparte (CCR) da parte delle banche, evidenzia le buone pratiche osservate nel mercato e indica le aree in cui è necessario un miglioramento.
Il rischio di controparte è stato identificato come una priorità di vigilanza per il 2022-24, in quanto le banche hanno offerto sempre più servizi sul mercato dei capitali a controparti più rischiose, con leva finanziaria e meno trasparenti, in particolare a istituzioni finanziarie non bancarie, incentivate dalla ricerca di rendimenti nell’allora contesto di bassi tassi di interesse.
La volatilità dei prezzi dell’energia e delle materie prime indotta dal conflitto in Ucraina ha indotto a concentrarsi maggiormente sulle esposizioni delle banche nei confronti delle società di servizi energetici e dei commercianti di materie prime.
Nel 2023, la Vigilanza bancaria della BCE ha condotto attività di controllo presso 23 banche attive in operazioni in derivati e di finanziamento titoli con controparti non bancarie. In alcuni casi, la BCE ha anche effettuato ispezioni in loco.
L’esame ha rilevato che, nonostante alcuni progressi nelle modalità di misurazione e gestione del rischio di controparte da parte delle banche, vi è ancora spazio per miglioramenti in aree quali la due diligence della clientela, la definizione della propensione al rischio, i processi di gestione delle inadempienze e i quadri di riferimento per le prove di stress.
Le aspettative delle autorità di vigilanza riguardano, tra l’altro, la capacità delle banche di ottenere informazioni dalle controparti non bancarie, di effettuare regolarmente prove di stress sulle esposizioni al rischio di controparte e di valutare le vulnerabilità delle controparti in scenari di tail risk.
Le buone pratiche descritte nel rapporto vanno oltre la semplice conformità ai requisiti normativi e dovrebbero essere prese in considerazione quando le banche progettano il loro approccio al rischio di controparte.
Gli approcci al rischio di controparte adottati dalle banche dovrebbero essere proporzionati alla portata e alla complessità dell’attività e dei prodotti offerti, nonché alla natura delle controparti.
La consultazione rimarrà aperta fino al prossimo 14 luglio 2023.