Il Dipartimento del Tesoro del Ministero dell’economia e delle finanza (MEF) ha pubblicato una nota sul tema “Covid-19, tasso di risparmio e aumento dell’inflazione: alcune evidenze sul consumo delle famiglie italiane”.
Come evidenzia la nota, negli ultimi tre anni, due fattori hanno colpito il consumo delle famiglie: il Covid-19 e l’aumento dell’inflazione.
Durante la crisi del Covid-19, si è verificato un aumento straordinario del tasso di risparmio, sia per motivi precauzionali legati all’incertezza associata alla pandemia, sia per altre circostanze legate ai limiti alla mobilità del lockdown.
In Italia, come in altre economie avanzate, la propensione delle famiglie al risparmio ha raggiunto livelli straordinari. Dal 2020 il risparmio ha assunto livelli molto più elevati rispetto a quelli degli anni precedente all’epidemia da Covid-19, rispecchiando in gran parte la diminuzione del consumo, soprattutto di servizi, ed anche, diversamente dalle crisi precedenti, l’enorme intervento pubblico a sostegno del reddito delle famiglie.
Una parte significativa del risparmio extra è stata accumulata sotto forma di depositi bancari.
Nella seconda metà del 2021, l’aumento dell’inflazione, combinato con una crescita dei salari inferiore rispetto a quella dei prezzi, ha portato a una diminuzione del potere d’acquisto delle famiglie, soprattutto quelle a basso reddito. Infatti, come in altri Paesi, l’aumento dell’inflazione in Italia, inizialmente limitato ai beni energetici, si è diffuso successivamente ad altre categorie di beni, generando effetti asimmetrici tra le diverse classi di reddito.
Nel presente lavoro il MEF indaga le ragioni del lento percorso di ripresa del consumo durante il periodo post-pandemico.
In particolare, viene analizzato il consumo delle famiglie italiane durante e dopo la crisi pandemica e l’impatto dell’aumento dei prezzi dell’energia sulle relative scelte di consumo.
La distribuzione asimmetrica dei tassi di risparmio tra le famiglie e il maggiore impatto dell’inflazione sulle famiglie a basso reddito, analizzati nella nota del MEF, hanno contribuito a mantenere il consumo aggregato al di sotto dei livelli pre-crisi nonostante le varie misure fiscali espansive che sono state implementate.
Il documento è strutturato come segue:
- la Sezione 1 esamina la letteratura sui principali driver del risparmio accumulato durante la pandemia, sulla relazione tra risparmio accumulato e consumo e sugli effetti dell’inflazione sul risparmio;
- la Sezione 2 si concentra sulla tendenza del risparmio, del reddito e del consumo delle famiglie italiane durante e dopo la pandemia, evidenziando la distribuzione del risparmio tra le famiglie;
- la Sezione 3 analizza gli effetti asimmetrici dell’inflazione sulle famiglie appartenenti ai diversi quintili di spesa.