Con sentenza del 6 giugno 2013, C‑383/10, la Corte di Giustizia UE ha ritenuto contrario obblighi che incombono sui diversi stati membri in forza dell’articolo 56 TFUE, nonché dell’articolo 36 dell’accordo sullo Spazio economico europeo del 2 maggio 1992, il comportamento di uno stato che istituisca e mantenga in essere un regime che prevede un’imposizione discriminatoria degli interessi corrisposti dalle banche non residenti, risultante dall’applicazione di un’esenzione fiscale riservata unicamente agli interessi corrisposti dalle banche residenti.