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Controparti centrali: parere ESRB sulle modalità di classificazione

23 Agosto 2022
Di cosa si parla in questo articolo

L’ESRB ha pubblicato il proprio parere sulle proposte di modifica della Commissione europea dell’EMIR in relazione alla classificazione delle controparti centrali (CCP) nell’Unione europea e alla riduzione delle esposizioni.

In particolare, l’ESRB ritiene che le modifiche proposte all’attuale regime delle CCP possano contribuire a migliorare la struttura di classificazione.

Ciò consentirebbe una valutazione più accurata e rifletterebbe meglio la rilevanza sistemica di ciascuna CCP.

Inoltre, facendo riferimento alla sua lettera alla Commissione europea del 22 marzo 2022, l’ERSB propone misure e strumenti per affrontare l’eccessiva dipendenza da CCP e/o servizi di compensazione in determinate valute sostanzialmente sistemiche (attualmente “Tier 2+”), nella misura in cui tali servizi di compensazione pongono rischi per la stabilità finanziaria.

Secondo l’ESRB, sulla base della recente esperienza del riconoscimento delle CCP del Regno Unito e di quelle stabilite in altre giurisdizioni di paesi terzi, l’approccio complessivo alla valutazione e al riconoscimento delle CCP di paesi terzi potrebbe essere perfezionato in modo da riflettere meglio i criteri sottostanti per la classificazione delle CCP di paesi terzi.

L’ESRB non propone di rivedere completamente l’attuale sistema di classificazione.

Le modifiche suggerite riguardano invece la struttura del quadro di classificazione e la frequenza delle revisioni, nonché il modo in cui vengono presi in considerazione i criteri sottostanti.

Inoltre, l’ESRB concorda sul fatto che un’eccessiva dipendenza dalle controparti centrali, in particolare da quelle appartenenti alla categoria sostanzialmente sistemica potrebbe creare rischi per la stabilità finanziaria.

Sul punto l’ESRB suggerisce tre possibili misure per ridurre tali rischi e avanza alcune proposte aggiuntive per sostenere ulteriormente il rafforzamento del quadro UE per la compensazione centrale e per favorire la migrazione dei volumi di compensazione verso l’UE.

Queste misure aggiuntive sono volte a mitigare i rischi per la stabilità finanziaria e possono indirettamente creare incentivi per spostare i volumi verso l’UE.

Il Comitato europeo per il rischio sistemico propone di trasformare l’attuale quadro di classificazione in un quadro di classificazione più trasparente e particolareggiato per le CCP, che prevede quattro categorie, dal livello 0 (non riconosciute) al livello 3 (CCP sostanzialmente sistemiche).

Ciascuna di queste categorie ha una propria frequenza di revisione, in modo che le revisioni siano più frequenti per le CCP considerate maggiormente sistemiche.

La determinazione della categoria dovrebbe prendere in considerazione criteri quantitativi e qualitativi, nonché il giudizio professionale, e dovrebbe basarsi su tutti i criteri elencati nell’EMIR.

Attualmente, la maggior parte delle determinazioni di tiering viene effettuata esclusivamente sulla base degli indicatori quantitativi specificati nell’articolo 6 del Regolamento delegato (UE) 2020/1303 della Commissione (la DA di tiering) .

Oltre a migliorare gli attuali indicatori quantitativi (ad esempio aggiungendo le esposizioni in valute non UE), l’ESRB suggerisce di prendere in considerazione la possibilità di modificare la DA di tiering in modo da dare peso anche agli indicatori qualitativi menzionati nell’EMIR come complemento agli indicatori quantitativi.

Ciò lascerebbe spazio ad altre considerazioni di stabilità finanziaria che non sono ancora coperte dagli indicatori quantitativi; inoltre, terrebbe conto del parere dell’ESRB sul tiering anche se le soglie quantitative non vengono superate.

Inoltre, nel determinare la rilevanza sistemica, la valutazione dovrebbe considerare non solo la rilevanza sistemica a livello di UE, ma anche la rilevanza sistemica a livello di Stato membro e/o di valuta.

In quest’ultimo caso, l’autorità nazionale competente dovrebbe valutare la rilevanza sistemica per lo Stato membro in questione e adottare le misure appropriate.

L’ESRB ritiene che queste modifiche porterebbero a una struttura più chiara e coerente che meglio rifletta la rilevanza sistemica che determinate CCP TC hanno per l’UE o per uno o più dei suoi Stati membri.

Inoltre, continua l’ESRB, per contribuire a ridurre le esposizioni verso le CCP e, in particolare, verso quei servizi di compensazione in valute che sono causa dello status di livello 3, l’ESRB prevede tre opzioni che potrebbero essere utilizzate singolarmente o in combinazione tra loro.

L’applicazione di una qualsiasi di queste opzioni (o di altre simili che mirano a ridurre l’esposizione) richiederà un’ulteriore valutazione dei benefici, dei rischi e delle conseguenze ad esse associate.

Questa ulteriore valutazione dovrebbe tenere conto:

  • della natura globale dei mercati in cui le transazioni sono soggette all’obbligo di compensazione centrale;
  • della funzione di diversificazione del rischio dei derivati compensati a livello centrale;
  • del fatto che molte delle transazioni attualmente soggette a compensazione presso le CCP dei paesi terzi coinvolgono controparti non UE che potrebbero esitare a spostare la compensazione dalla loro sede attuale.
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