La legge di conversione del decreto legge n. 73 del 2021 (c.d. Decreto Sostegni bis) ha modificato l’art. 125-sexies TUB, avente ad oggetto il rimborso anticipato dei contratti di finanziamento CCD. La nuova formulazione del citato articolo stabilisce che, a fronte del rimborso parziale dell’importo finanziato, il consumatore acquisti il diritto alla riduzione degli interessi e di tutti i costi compresi nel costo totale del credito (c.d. costi recurring e up-front), ad eccezione delle imposte, in misura proporzionale della vita residua del contratto.
A tal proposito, si deve segnalare come la legge di conversione preveda espressamente che il testo novellato trovi applicazione limitatamente ai contratti sottoscritti successivamente alla data di entrata in vigore della legge di conversione. Per quanto concerne quelli perfezionati in precedenza, si dovranno continuare ad applicare “le disposizioni dell’articolo 125-sexies del testo unico di cui al decreto legislativo n. 385 del 1993 e le norme secondarie contenute nelle disposizioni di trasparenza e di vigilanza della Banca d’Italia vigenti alla data della sottoscrizione dei contratti”.
In questo contesto, è sorto un contrasto interpretativo in ordine al rimborso o meno dei costi up-front per i contratti perfezionati antecedentemente al 25 luglio 2021. Un tanto alla luce del contrasto tra la nuova legge e il noto caso Lexitor, che sembrerebbe predicare un principio di diritto contrastante con il precetto normativo. Da ultimo, sul tema, si segnala la Decisione del Collegio di Coordinamento ABF, 15 ottobre 2021, n. 21676.
Va poi segnalato che la novella, con riferimento, ai mutui MCD ha eliminato il richiamo all’art. 125-sexies, comma 1, originariamente previsto all’interno dell’art. 120-noviesdecies, comma 1 e introdotto, al nuovo art. 120-quaterdecies, un’apposita norma che riprende la formulazione del precedente 125-sexies. Anche su questo fronte, già oggetto di precedenti difformi, si è aperto un contrasto interpretativo in merito all’estensione o meno del principio di diritto enunciato dalla Corte di Giustizia ai finanziamenti MCD.