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Costi a carico degli UCITs: richiamo d’attenzione congiunto Banca d’Italia e Consob

15 Luglio 2022
Di cosa si parla in questo articolo

Banca d’Italia e Consob hanno pubblicato un richiamo d’attenzione congiunto sui costi a carico degli UCITs (OICVM) nell’ambito dell’ESMA supervisory action 2021.

In particolare, nel richiamo d’attenzione viene evidenziato come i costi incidano sulla capacità dei fondi gestiti di perseguire adeguatamente i propri scopi di investimento.

Al riguardo, rileva che l’annual statistical report dell’ESMA sui costi e le performance dei prodotti proposti agli investitori al dettaglio e, in particolare, dei fondi ha evidenziato che i costi degli OICR incidono in modo rilevante sui rendimenti di tali prodotti.

Sul punto, nel corso del 2021, l’ESMA ha coordinato lo svolgimento da parte delle Autorità nazionali di vigilanza (NCA) di una “azione di vigilanza comune” con lo scopo di appurare il rispetto del principio secondo cui agli UCITs e ai relativi investitori retail non debbano essere addebitati costi ingiustificati (cfr. articolo 22(4) Direttiva 2010/43/UE).

In particolare, evidenziano Banca d’Italia e Consob, i risultati dell’azione di vigilanza svolta a livello nazionale su un campione di Società di Gestione del Risparmio(SGR) sono conformi con quelli individuati dall’ESMA.

I risultati dell’azione di vigilanza hanno portato alla luce diversi profili di attenzione e best practices, in ragione dei quali è stato possibile individuare alcuni principi generali relativi alle fasi di:

  • definizione;
  • governance e controlli;
  • gestione dei conflitti di interesse legati ai costi sopportati dagli OICVM;
  • tecniche di gestione efficiente del portafoglio e relativi processi di pricing da parte dei gestori.

Processo di pricing dei fondi: principi generali e best practices

Definizione e quantificazione dei costi a carico degli UCITs

Per quanto riguarda la definizione e quantificazione dei costi a carico degli UCITs, i principi generali che dovrebbero essere tenuti in considerazione dai gestori sono:

  • la coerenza rispetto alla tipologia di prodotti offerti, ai profili di rischio, di asset class o strategia d’investimento dell’OICR;
  • l’individuazione dei parametri che possono influenzare i costi dei fondi, sia a livello quantitativo che qualitativo, oltreché l’analisi complessiva dei costi di produzione sopportati dalla società per la gestione del fondo;
  • l’analisi di come ogni criterio contribuisca concretamente all’onerosità del fondo, nonché l’individuazione di una soglia massima di onerosità complessiva;
  • l’esplicitazione dei criteri di definizione del pricing dei fondi.

Le best practices sull’analisi di sostenibilità dei costi rispetto al rendimento per il sottoscrittore:

  • l’individuazione e la definizione di più scenari di rischio in relazione ai rendimenti attesi;
  • la valutazione di tutte le tipologie di costo a carico del fondo e dell’investitore concernenti l’istituzione, la gestione e la distribuzione del prodotto e la connessa definizione di soglie massime di costo;
  • la determinazione ex-ante della relazione tra output dell’analisi di sostenibilità e della definizione dei costi;
  • l’analisi di sostenibilità non solo in fase di lancio del prodotto, ma anche nella fase della sua operatività.

La fase di governance e controllo dei costi

La fase di governance dei costi a carico degli UCITs, evidenzia il richiamo di attenzione,  dovrebbe essere ispirata ai seguenti principi generali:

  • ruolo attivo dell’alta dirigenza e dei comitati dovrebbe essere attivo;
  • individuazione dettagliata delle responsabilità attribuite alle funzioni coinvolte nel processo di pricing;
  • valutazione almeno annuale dei costi dei fondi gestiti, oltreché “ad evento”;
  • adeguati presidi o comunque riduzione delle aree di manualità nelle procedure di calcolo dei costi.

In tale ambito, rappresentano best practices:

  • l’utilizzo di controlli automatizzati con lo scopo di attuare adeguate verifiche per contenere i costi eccessivi e il rispetto delle soglie massime di spese a carico del fondo riportate nelle condizioni di offerta;
  • la previsione di procedure autorizzative e di controllo dedicate sulla contabilizzazione di poste anomale;
  • ai fini del computo delle ongoing charges da indicare nel KIID, lo svolgimento, sulla base di criteri definiti ex-ante, di verifiche di attinenza delle spese con l’operatività del fondo e di verifiche di completezza e congruità;
  • l’individuazione e la previsione di adeguati controlli sulle attività affidate agli outsourcer per il calcolo degli oneri da comunicare agli investitori.

Conflitti di interesse nei costi pagati a terze parti

Sul tema, per una corretta definizione dei costi a carico degli UCITs, evidenziano Banca d’Italia e Consob, è necessaria:

  • l’individuazione delle ipotesi di conflitto di interesse da cui possono derivare oneri non dovuti;
  • l’individuazione dei criteri di verifica dell’allineamento ai vincoli di mercato dei costi pagati a controparti in conflitto d’interesse;
  • una valutazione periodica dei costi a carico degli UCITs corrisposti alle controparti in conflitto di interessi, che non sia limitato alla fase della sottoscrizione degli accordi;
  • con riguardo all’attività distributiva, la determinazione di criteri volti a valutare l’effettivo incremento della qualità del servizio.

Tecniche di gestione efficiente del portafoglio

Per la gestione efficiente del portafoglio, i gestori sono tenuti a osservare i seguenti principi generali:

  • i guadagni che derivano dalle tecniche di gestione efficiente del portafoglio, devono essere riconosciuti all’OICVM. Il fondo dovrà indicare nel prospetto le politiche su costi e spese operativi diretti e indiretti derivanti dalle tecniche di gestione efficiente del portafoglio, i quali possono essere sottratti dal rendimento trasferito all’OICVM;
  • le procedure interne devono individuare in modo sufficientemente dettagliato il contenuto di tale operatività, compresi i criteri di individuazione dei mercati e di selezione delle controparti
  • le attività di verifica e controllo, incluso il re-performing per quanto concerne la ripartizione tra terze parti e singoli fondi dei proventi lordi, dovrebbero essere estese anche a tale operatività.
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