Banca d’Italia ha pubblicato l’indagine sul costo dei conti correnti nel 2012 svolta dalla stessa Autorità nella prima metà del 2013.
L’indagine annuale della Banca d’Italia sull’onerosità dei conti correnti delle famiglie raccoglie informazioni sui costi effettivamente sostenuti, riportati negli estratti conto di un campione di conti detenuti presso banche operanti in Italia (incluso BancoPosta). In aggiunta alle spese fisse e variabili di gestione conto e delle principali operazioni bancarie, l’indagine ha rilevato gli oneri e le commissioni (diversi dagli interessi) connessi con gli scoperti e gli affidamenti in conto corrente.
La rilevazione svolta nel 2013 ha riguardato 12.314 conti, il 2,8 per cento in più rispetto all’anno precedente; sono stati coinvolti 639 sportelli di 200 banche oltre a 24 dipendenze di BancoPosta (la precedente rilevazione ha riguardato nel complesso 655 sportelli e 215 banche oltre a BancoPosta).
Come si legge nel comunicato della Banca d’Italia, la spesa media per la gestione di un conto corrente nel 2012 è stata di 103,8 euro, 4,1 euro in meno rispetto all’anno precedente e 6,7 in meno rispetto al 2010. In particolare, si sono ridotte le spese fisse e le commissioni corrisposte in caso di affidamenti e di scoperti di conto; la rilevazione ha anche evidenziato una contrazione nel numero delle operazioni effettuate dalla clientela. Si è osservato un aumento delle commissioni, specie per le operazioni effettuate allo sportello (ad es. bonifici) rispetto a quelle eseguite online.
Circa un terzo dei conti ha registrato, nel 2012, un costo effettivo superiore all’ISC (Indicatore Sintetico di Costo), evidenziando situazioni in cui il cliente potrebbe utilmente valutare l’eventuale disponibilità di un prodotto alternativo che offra una struttura dei costi maggiormente bilanciata rispetto al numero e al tipo di operazioni svolte.