Nel corso del question time in Commissione VI Finanze n. 5-05005 del 18 novembre 2020, sono stati forniti chiarimenti in merito all’agevolazione di cui all’articolo 24 del decreto-legge 19 maggio 2020 n. 34 del 2020 (Decreto Rilancio) con il quale si prevede l’esenzione dal versamento del saldo IRAP relativo al periodo di imposta in corso al 31 dicembre 2019 nonché il versamento della prima rata dell’acconto relativa al periodo di imposta successivo a quello in corso al 31 dicembre 2019.
Il riconoscimento di tale beneficio è sottoposto al limite degli 800.000 per impresa secondo la nozione di «impresa unica» sostenuta dalla Commissione europea, ricavabile altresì dalla circolare del Dipartimento per le Politiche Europee della Presidenza del Consiglio del 18 giugno 2020, che non consente di riferire la predetta con riferimento alla singola impresa, dovendosi invece considerare l’unità economica consistente nel gruppo di imprese soggetto a controllo giuridico o economico.
Rispetto alla riconducibilità dell’agevolazione citata, il Ministero dell’economia e delle finanze si segnala che sono attualmente in corso contatti con i competenti Servizi della Commissione europea in ordine alla possibilità di applicare un più alto massimale di aiuti ammissibili anche alla disciplina fiscale prevista per l’IRAP.
Tale iniziativa, continua il Ministero, si è resa indispensabile in conseguenza della nozione di impresa unica ritenuta applicabile dalla Commissione europea anche alla disciplina di aiuti adottata mediante il richiamato Temporary framework.
