Pubblicata la proposta di Decisione del Consiglio dell’Unione europea che stabilisce la posizione da adottare a nome dell’Unione in merito alla decisione dei partecipanti all’accordo sui crediti all’esportazione che beneficiano di sostegno pubblico di ampliare l’ambito di applicazione dell’intesa settoriale sui crediti all’esportazione per energie rinnovabili, attenuazione dei cambiamenti climatici e adattamento ad essi e opere idrauliche.
La presente proposta riguarda una decisione sulla posizione da adottare a nome dell’Unione con riferimento all’estensione dell’area di applicazione dell’intesa settoriale sui crediti all’esportazione per energie rinnovabili, riduzione e gestione dei cambiamenti climatici e adattamento ad essi e opere idrauliche (“intesa settoriale sui mutamenti climatici” o “CCSU”) che rappresenta parte integrante dell’accordo sui crediti all’esportazione che beneficiano di supporto pubblico.
L’intesa settoriale sui mutamenti climatici (CCSU) ha lo scopo di prevedere condizioni e modalità finanziarie adeguate a progetti in settori selezionati che possano contribuire in misura rilevante alla riduzione dei mutamenti climatici, in particolare i progetti nel campo delle energie rinnovabili, della riduzione delle emissioni di gas serra e dell’alta efficienza energetica, all’adattamento ai mutamenti climatici nonché a opere idrauliche.
La decisione in oggetto è volta ad ampliare l’ambito di applicazione della CCSU e prorogare i periodi di rimborso massimi per le operazioni effettuate nell’ambito dell’intesa settoriale in questione.
L’obiettivo finale dell’intesa settoriale sui mutamenti climatici è quello di offrire, ai progetti a favore del clima messi in atto nei paesi terzi, condizioni e modalità di finanziamento maggiormente favorevoli in confronto a quanto previsto dalle norme orizzontali dell’accordo, incentivando così le esportazioni di tecnologie che rispettino il clima.
In questo contesto, i membri del Consiglio hanno previsto di ampliare l’ambito di applicazione della CCSU, individuando una serie di settori che dovrebbero essere inclusi nell’intesa settoriale in questione, ossia:
- accumulo di energia elettrica, compresa la fabbricazione e il riciclaggio di batterie;
- trasporto a emissioni zero, comprese le infrastrutture necessarie;
- produzione di idrogeno pulito, trasmissione, distribuzione e stoccaggio di idrogeno;
- trasmissione e distribuzione di energia elettrica a basse emissioni di CO2;
- produzione a basse emissioni di CO2.