Il Consiglio dell’Unione europea ha adottato le proprie conclusioni in materia di crediti all’esportazione.
In particolare, il Consiglio sottolinea come i crediti all’esportazione che beneficiano di sostegno pubblico costituiscano leve fondamentali per conseguire gli obiettivi politici strategici per l’Unione europea (UE) e i suoi Stati membri.
Tali obiettivi comprendono lo sviluppo di un’Europa industriale forte assicurando nel contempo la transizione verso basse emissioni di gas a effetto serra.
Più precisamente, i crediti all’esportazione sono essenziali per la competitività industriale globale europea, in quanto aiutano le imprese europee a competere per contratti e progetti all’estero, creando in tal modo posti di lavoro e crescita, anche per le piccole e medie imprese, in tutti gli Stati membri dell’UE.
Garantendo condizioni di parità a livello mondiale, i crediti all’esportazione che beneficiano di sostegno pubblico contribuiscono a promuovere una maggiore cooperazione industriale e uno sviluppo più rapido di nuovi settori chiave all’interno dell’UE, oltre ad assicurare una maggiore connettività globale. I crediti all’esportazione sono inoltre fondamentali per consentire agli Stati membri dell’UE di finanziare la transizione verde e sostenere progetti ecosostenibili.
Il Consiglio accoglie con favore la comunicazione della Commissione del 18 febbraio 2021 sul riesame della politica commerciale, in cui la Commissione si è impegnata a “vagliare le opzioni per una strategia dell’UE in materia di crediti all’esportazione”, compresi una linea di credito all’esportazione dell’UE e un maggiore coordinamento degli strumenti finanziari dell’UE.
Inoltre, il Consiglio invita la Commissione ad avviare una discussione con i partecipanti all’accordo OCSE al fine di raggiungere un accordo sulla cessazione dei crediti all’esportazione che beneficiano di sostegno pubblico per i progetti nel settore dell’energia basata sui combustibili fossili, compresi non solo il carbone ma anche i progetti relativi al petrolio e al gas naturale, salvo in circostanze limitate e chiaramente definite che siano coerenti con l’obiettivo di limitare il riscaldamento a 1,5º C e con gli obiettivi contenuti nell’accordo di Parigi.